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AFFARI ESTERI

LE AQUILE VOLANO: GLI AMERICANI FANNO SUL SERIO… PER L’ ECCELLENZA …

PRO RUGBY USA RUGBY

La notizia è che “inizia” il prossimo fine settimana ed un po’ si sa già dove andrà a finire: davvero lontano. Si parla del primo Campionato professionistico di rugby degli USA, parte a giorni, cinque squadre professionistiche che giocheranno in totale 30 match.

Lo stile è quello tipico americano: campionato professionistico, si gioca per vincere che ogni match conta davvero, non esiste meccanismo di retrocessione in altro campionato minore ed i giocatori sono a “salary cap”, suddivisi in fasce di ingresso. Il sistema di “Pro Rugby” è lo stesso che usano tutti i campionati prof americani anche se, a differenza di NBA e MLB, il sistema salary cap è per ora meno complesso che non nelle altre leghe, c’è un primo draft che guadagnerà 35.000 $ a stagione, un secondo 20.000 $ ed il resto andrà a gettone. Tutti i contratti dei giocatori sono centralizzati presso ProRugby per circa 4 milioni di dollari a stagione.

I team per ora sono prevalentemente della West Coast che ha risposto benissimo al richiamo dei fondatori di ProRugby, così sono in lizza:  le californiane Sacramento (dove giocherà Mirco Bergamasco), San Diego e San Francisco, dal centralissimo Colorado si è messa in sfida Denver ed andando un po’ verso Est ecco Ohio.

La sfida americana di ProRugby è destinata a raccogliere già fin dalla prossima stagione nuovi adepti, dalla costa atlantica ma anche fra i canadesi che si stanno facendo avanti. E’ quindi in costituzione un nuovo polo del rugby mondiale, questo ha raccolto il suo modello sportivo tradizionale e lo ha applicato all’ovale e come primo passaggio fondamentale sta studiando i canali di comunicazione per fare arrivare più rugby possibile a più gente possibile. E’ chiaro che questo “nuovo polo” potrà già pesare fin dai prossimi Mondiali anche se la sfida reale che li riguarderà di più sarà RWC 2023.

Dopo la franchigia argentina e quella giapponese che si sono posizionate fra le grandi del sud ecco arrivare il campionato professionistico americano un altro passo avanti per il nostro sport ed anche, diciamolo, una insidia ed uno stimolo per il sonnolento rugby europeo.

ProRugby c’è ed è ai nastri di partenza, lo hanno messo in piedi in un anno, partendo dal nulla, ottimo lavoro al quale hanno aderito molti neozelandesi, inglesi ed isolani vari che andranno sia ad arricchire le squadre in campo sia i Team tecnici in varie posizioni. E’ chiaramente una piattaforma di lancio ma da tutta l’impressione di saper e voler funzionare. In bocca al lupo al rugby a stelle e striscie.

Il Presidente della Federazione Alfredo Gavazzi, una delle federazioni del Sei Nazioni, la seconda federazione più ricca d’Italia,  ha dichiarato a RugbyMeet a proposito del campionato di Eccellenza:” Rilanciare l’Eccellenza? Una sfida grandissima e non facile”. Eh già, Certe cose bisogna prima di tutto volerle.

Non è che alcuni abbiano forza di volontà ed altri no. É che alcuni sono pronti a cambiare ed altri no.” (James Gordon Bennett).

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