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FIR E DINTORNI

ECCELLENZA, IL CAMPIONATO SCOMODO FRA ERRORI E PERMISSIVISMO VARIO

Lo spunto me lo da Christian Marchetti che dal suo Solorugby parla di “caos in Eccellenza…. La sua riflessione parte dai reclami costretto a gestire il Giudice Sportivo in questi ultimi giorni. Uno di questi, secondo me il più scandaloso, ha già avuto sipario qui ed è il caso del derby emiliano. L’altro è quello che ha coinvolto il match, sempre della sesta di campionato, fra Prato e Lazio dove il Giudice Sportivo, sentito gli ufficiali di gara e soprattutto visionato il dvd della partita, ha deciso che errore c’è stato ed ha “riscritto il referto di gara”, Il Giudice ha riconosciuto errato il cartellino rosso verso un giocatore della Lazio perchè il primo cartellino giallo attribuito a lui era per fallo commesso da altro giocatore. Il punto che mi sta a cuore non è la singola distrazione arbitrale o le partita che non avrebbero avuto un corso normale. Sviste ed errori se ne faranno sempre ed io sono ovale all’antica: gli errori arbitrali fanno parte del gioco. Il punto è altro. Si tratta di non lasciare in silenzio questa sequenza di errori che, insieme ad altre leggerezze, stanno minando profondamente la credibilità di questo campionato.
Il campionato di Eccellenza vive schiacciato in un mondo ovale italiano che guarda a Sei Nazioni, Pro12, Nazionale, Top14 francese, Premier inglese ecc ecc. In tutto questo fricandò ovale si perde di vista il nostro, piaccia o no, massimo Campionato di rugby che è l’Eccellenza. Un campionato bistrattato a mio avviso fin dalla Federazione ma soprattutto molto disastrato. Un campionato vittima di disattenzione  ma anche di permissivismo di buona maniera. L’Eccellenza si gioca quando si vuole sabato o domenica, alle 14 alle 15 alle 17 e via così. Orari a piacere non solo per dirette tv ma anche per far posto a gesti di fair play (“c’hanno l’aereo per tornare a casa”) mancanza di impianti luce, eccetera eccetera . Si cambia sede della partita come si cambia il rasoio due lame: oggi si gioca in questo stadio qui domani in quel campo li. Fra permit players e nuovi arrivi e partenze le rose di inizio stagione per alcune squadre sono stravolte in tre mesi, giochi con una squadra all’andata e con una altra al ritorno ma sul foglio gara è la stessa! Nessuno sa inoltre se gli stipendi dei giocatori che vanno in campo sono regolari o no, la questione economica delle Società partecipanti è un mistero ed  i casi di “disordine” si vedono poi a fine anno. A intristire ancora di più la cosa c’è poi il fatto che l’Eccellenza si gioca ad intermittenza, tre turni e poi c’è la Amlin Cup, altri due e poi c’è il Sei Nazioni, poi la pausa qui e quella di la: nove mesi per fare venti partite!
La Eccellenza sta facendo la figura del campionato “in più”, dell’incomodo, intorno a se ha troppa disattenzione e permissivismo, come si fa a pensare che questo clima di sufficienza, questo eccesso di dilettantismo,  non arrivi anche in campo? 
E’ dura tenere la tensione in un campionato così. Dovremmo tutti avere più attenzione per chi gioca in Eccellenza prima di tutto perchè è il nostro massimo campionato e poi perchè, anche per i motivi di cui sopra,  è un torneo durissimo.  Guardiamo di più all’Eccellenza, ne vale la pena.

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