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Massimo Giovannelli |
Giovannelli è felice perchè sa di essere qualcosa di più di un porta fortuna, lui ha portato altro a Parma in questi 4 mesi ed alla fine i Crociati, che sinceramente davo anche io per mezzi defunti, si sono salvati ed hanno il lasciapassare per un altro anno di Eccellenza. Massimo Giovannelli ha raccontato alla
Gazzetta di Parma per la penna di Michele Ceparano alcuni scampoli dei suoi Crociati ed alcune cose sul rugby. Dice il “Giova” :”
Che ci siano difficoltà economiche nel rugby italiano è sotto gli occhi di tutti….anche i club che si stanno disputando lo scudetto: anche tra loro c’è chi è in ritardo di mesi sul pagamento degli stipendi…E’ una situazione diffusa che non deve, però, diventare una scusante per una cattiva gestione“. Insomma in Eccellenza siamo senza soldi. I nuovi Crociati hanno aperto alla collaborazione con il territorio e Giovannelli si trova a ringraziare…:”
Ringraziare è poco. Senza l’apporto logistico di Amatori, Rugby Parma, Noceto e Colorno i Crociati non sarebbero esistiti e non sarebbero arrivati in fondo a questo campionato…” Caspita Giova cosa hai detto, collaborare fra club dello stesso territorio, scandalo !!! E insiste anche:”
lavorare a progetti comuni si può. Noi ci proponiamo di rappresentare Parma in Eccellenza, ma con la collaborazione di tutte quelle società che hanno scritto la storia del nostro rugby...” e poi ancora:
“Qui il rugby ha il potenziale per diventare il secondo sport dopo il calcio. Ma bisogna lavorare per portare i Crociati anche nei centri non canonici della provincia“. Questo addirittura vuole fare proselitismo, pazzesco eh ? Ultimo spunto del Giovannelli su cosa deve essere il Campionato di Eccellenza:” l‘Eccellenza deve essere una sorta di cuscinetto tra il rugby di base, che forma i giocatori, e le franchigie che si esprimono ad alti livelli. A questo scopo sarà fondamentale anche la sinergia con le Accademie“. Accipicchia ma questo è addirittura una idea di progetto!
Caspita! Giovannelli vuole creare una Società leader che collabori, rispettandoli, con tutti gli attori del territorio ma che sia perno del massimo livello territoriale raggiunto, che smorzi i problemi economici affidandosi alla crescita dei giovani in un Campionato di Eccellenza organizzato come connettore fra rugby di base e iniziative europee (Pro12) o Nazionali. Considerazioni che potrebbero anche far discutere ma che rappresentano un progetto, semplice, interessante, ragionevole, merce rara nel nostro rugby, un progetto che deve far pensare. Questo infatti è semplice ABC, possibile che siamo ancora fermi qui ? Non importa l’importante è rendersi conto che non è più tempo di voli pindarici ed ambizioni da grandi “tromboni”, a Parma oramai lo sanno bene, il rugby deve venire prima di tutto questo. Buona fortuna a Giovannelli ed ai Crociati.
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