La FIR ha emanato
le regole di ingaggio dei “giocatori emergenti di interesse nazionale” ed il cerchio si chiude. In pratica dopo aver superato i due anni fomativi nella Accademia Federale il giovane “emergente” è vincolato da contratto con la FIR per altri due anni non potrà trasferirsi all’estero o in un Club di PRO12 o Eccellenza senza il nulla osta del settore competente (!!??) federale ovvero la Commissione dell’Alto Livello. Profondamente contrario a questo modo accentratore, esclusivista, di procedere della FIR ho smesso però di chiedermi perchè la nostra Federazione ha deciso di “chiudere” intere scuole di rugby sul territorio per farsi unica detentrice della crescita e del cartellino di un centinaio di ragazzi. Per questa volta però invece di stigmatizzare il solito comportamento retrivo della FIR e spiccicar commenti peraltro già risaputi voglio
dedicare poche righe ad una singolare fantasia o forse una scontata verità, sta a voi deciderlo.
Partiamo dalla considerazione sintetica che la FIR ha definitivamente invertito la situazione, non sono più i club che danno al rugby i talenti ma è la FIR che li preleva e se li cresce, viene meno nei confronti dei club di Eccellenza e di Pro12, ma vale anche per gli altri, un vincolo di collaborazione molto forte, vincolo sportivo, vincolo di custodia del giovane, di crescita della risorsa, forse il vincolo più forte nello sport fra una federazione ed un club privato. Vediamo allora cosa accadrebbe se, razionalmente, non volendo chiudere la propria Scuola di Rugby, una Società o un gruppo costruissero una via alternativa per portare avanti il loro progetto di formazione, magari interagendo strettamente con club stranieri, francesi di TOP14 o di Premiership inglese.
Può quindi accadere che nasca una Leicester School Of Rugby a Rovigo o a Padova o a Milano, Roma? Città e nomi di club sono ovviamente presi a caso ma, letti così, rendono bene l’idea. Vista così la questione diventa solo finanziaria ma club di Eccellenza (e di PRO12!) che comunque un team coaches ed uno staff devoso comunque averlo dovrebbero pensare in questo caso solo ad una ottimizzazione delle risorse e, a fronte della esclusiva crescita del talento giovanile, una soluzione economica c’è e molti di voi sanno anche come e perchè.
Passatemi ora la battuta : i ragazzi dovrebbero scegliere se crescere con un coach inglese o con Ascione e Checchinato!
E’ concorrenza alle Accademie FIR? Bhe un po’ si, perchè no? Chi potrebbe essere contro un movimento sportivo frizzante e ricco di esperienze diverse come quello appena presentato?
Scuole del rugby di club marcate Italia-Inghilterra o Italia-Francia, chissà come sarebbe, o sarà.
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