Non mi aspettavo una reazione così composta, ordinata, compatta e quasi silenziosa dei ragazzi della Accademia FIR di fronte alla recente formula della federazione riguardante “le regole di ingaggio dei giocatori emergenti di interesse nazionale” della quale ho parlato con dovizia di commento. Secondo le informazioni che ci regala Duccio Fumero sul suo Rugby 1823 i ragazzi della FIR hanno detto no alla imposizione FIR che lega i loro destini alla federazione nei migliori anni della loro vita sportiva e, dice Rugby 1823, ” i giocatori hanno già scelto una linea comune. Nessuno, tranne cedimenti dell’ultimo minuto, è intenzionato a sottostare al dictat federale e nessuno di loro firmerà il contratto proposto dalla Fir, come mi hanno confermato i diretti interessati”. Bomba !Questi ragazzi sono tosti, difficile prenderli per il naso anche se, con l’aria che tira nel rugby alla voce “giocatori-prof-Italia”, è difficile non annusare il profumo edulcorato della fregatura federale.
So che la dico grossa ma questi ragazzi della Accademia FIR, con questa mossa, possono ridisegnare buona parte del futuro della dimensione rugbistica azzurra; questi prof del futuro, ma alcuni lo sono già, sanno che di loro c’è bisogno nel movimento mentre loro vogliono solo fare quello che serve al movimento, imparare a giocare bene a rugby. Non hanno invece bisogno della chioccia FIR in versione Signorina Rottenmeier. Pare quindi esista un limite allo strapotere prepotente ed arrogante della FIR ed è il rugby vero, quello giocato, quello che va sul campo, a quello forse non si può dettar politica a colpi di delibere, Speriamo questa notizia si confermi per quella che è ovvero una notizia-bomba, speriamo i ragazzi composti e seri sappiano dire veramente questo “no”, per loro stessi ed un po’ anche per noi. Attenti tutti, i ragazzi sono in giro.
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