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Christian Gajan, per tutti ormai il futuro coach della franchigia federale |
A Rovigo è tutto fermo, i giornali non parlano d’altro: il Rugby Rovigo è fermo! Il perchè lo avete già letto in giro: è tutto fermo perchè non riescono a chiudere i contratti, a definire la rosa, ci sono diversi ragazzi rossoblù in odore di franchigia federale, aspettano eventuale chiamata per il Pro12 targato FIR ed il Rugby Rovigo è statico, non sa chi ci sarà e chi no il prossimo anno. I nomi che girano non sono pochi, si parla di Bacchetti, Giazzon, Pavan, Van Niekerk, Cristiano, un bel mucchietto che attende lumi per la prossima stagione. A Rovigo la cosa è molto sentita e si fanno i nomi ma credo che lo stesso si potrebbe dire di qualcun altro, di altri club, volete un esempio? Targa, Barbini, Bortolussi e Chillon del Petrarca, Majstorovic e Chiesa del Prato, Palazzani del Calvisano. Un bel gruppone di giocatori di Eccellenza che si pensa potrebbero trovar casa nella franchigia federale che sostituirà gli Aironi in Pro12.
Quando due anni fa partì la avventura in Celtic League in Eccellenza non c’era alcun fermento, in linea di massima la Benetton era fatta da tempo e i sorprendenti innesti “italici” sono poi venuti più come permit player che non per prelievi lusinganti dal massimo campionato nazionale; per gli Aironi il discorso era diverso, il vero prelievo in riva al Po veniva dagli “italiani all’estero”. In questi due anni del resto mai si è veramente parlato di chissà quali innesti dalla Eccellenza verso il Pro12 ed anche quelli recentemente annunciati dalla Benetton sono, giustamente, in odore di panchina. Fa quindi pensare il fatto che questa franchigia della FIR debba rifornirsi così pesantemente da un campionato, l’Eccellenza appunto, che non è mai stato considerato in nessun modo all’altezza della situazione. Lo stesso coach Campione d’Italia Cavinato ama in questi giorni ricordare, raccontando le difficoltà a cui andrà incontro il Calvisano in Europa il prossimo anno, la sconfitta proprio di Rovigo per 92-0 dal Bayonne in Amlin Cup quest’anno.
Auguriamoci allora che tutta questa attesa sia un po’ una illusione perchè troverei almeno sospetto che la nuova franchigia avesse improvvisamente così bisogno della Eccellenza: se non si hanno mezzi e fantasia per fare un team competitivo lo si lascia fare ad altri che magari un team lo hanno già.
In tutti i casi speriamo che a nessuno venga in mente, per proprio tornaconto economico o, peggio, altro tornaconto, di mandare i ragazzi di cui sopra al massacro del Pro12 senza una opportuna “protezione”, potrebbe essere un gesto imperdonabile anche per chi i propri errori è abituatissimo a perdonarseli da solo anzi, spesso, a promuoverli come fossero virtù ai più sconosciute.
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