
Quando ho visto, durante le prime riprese televisive del Test Match, Dondi, mani in tasca ed occhiali scuri, esageratamente sorridente accanto al sorvegliato speciale…ops …Presidente Federale Gavazzi, mi sono leggermente intristito. Sarò un romantico inguaribile ma la figura del nonno del rugby che si ritira dopo aver a lungo gestito, sedici anni, la federazione non mi pareva una brutta idea ed invece così non è, non lo dice certo una immagine tv, lo dicono in tanti, in troppi. Non avevo voluto dare spazio alle anticipazioni on line sul ricorso del Viadana contro la FIR, la vicenda, si sa, è quella della esclusione dal campionato celtico, quando però ho letto che Viadana ricorreva, mi sono leggermente intristito. Dice il Rugby Viadana “Il ricorso all’Alta Corte di Giustizia Sportiva da parte del club viadanese è stato presentato venerdì 23 Novembre 2012….il Rugby Viadana chiede, dunque, all’Alta Corte del CONI di valutare la congruità del proprio progetto di candidatura procedendo di conseguenza all’annullamento della decisione del Consiglio Federale del 19 maggio scorso ed alla conseguente ammissione alla competizione Rabodirect Pro12 per la stagione sportiva 2013/14. La Società si riserva comunque di agire anche in altre sedi per il risarcimento degli ingenti danni subiti….“. E’ una storia nata e cresciuta all’ombra dell’ex-Presidente ma questo ricorso è la prima sconfitta del nuovo Presidente. Il Gavazzi ha speso tempo ed energie in questi primi mesi della sua Presidenza mediamente ad aggiustar sganassoni a quelli che non avevano votato per lui, ha esercitato il potere del forte, ha fatto il duro, ha fatto il piromane quando da un neo-Presidente ci si aspettava facesse da pompiere. Chi semina vento raccoglie tempesta e così fra le varie tempeste gli è arrivato anche il ricorso di Viadana; un buon neo-Presidente si sarebbe preoccupato di esibire un intento moderatore, tentare visibilmente di appianare, di gestire, oggi dovremmo essere qui a criticare i piacere elargiti dalla FIR ai mantovani in cambio della rinuncia al ricorso o almeno a criticare l’intenzione della FIR di fare un passo di questo tipo, invece nel silenzio è spuntato il ricorso. Penso che un neo-Presidente avrebbe dovuto compiere un gesto pubblico di pacificazione , il tentativo pubblico di cercare di evitare il duro confronto con Viadana, almeno di far buon viso a cattivo gioco, pare invece che i giochi stiano a zero ed anche la buona creanza. Così se Viadana ricorre contro la FIR in questa forma dura e decisa, lo fa più per demerito di Gavazzi che per “merito” di Dondi. Perchè Viadana la mette giù dura non accontentandosi dei casi suoi ma mettendo nella tenzone quello che tutti sanno e molti condividono dicendo che “…sta, altresì, valutando se nella decisione assunta dal Consiglio FIR ci possano essere gli estremi per un interessamento anche da parte della magistratura contabile avuto riguardo alla gestione federale diretta della franchigia e al maggior onere conseguente in capo alle finanze federali”. Ahi ahi ahi, questi si che sono dolori. E’ questa la continuità garantita da Gavazzi ai suoi accoliti ed all’uomo con gli occhiali scuri? Se questa è la continuità che aveva promesso il Presidente bresciano sappia che ne faremmo volentieri a meno anche se sappiamo che lui a meno forse non ne può fare perchè è la genesi della sua stessa elezione. Speriamo di sbagliare. Buona fortuna rugby!