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QUESTIONE D'ELITE

PARMA-CALVISANO: RUGBY SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

Una delle più simpatiche gag di Lucy -Peanuts

Mi piacerebbe scrivere di festosi inizi ovali, bottiglie stappate e zumpettate in stile samba ma, evidentemente, l’Italia della crisi non ci risparmia e questa volta non è solo di crisi economica che si tratta ma anche e soprattutto di nervi.  Il crocevia dei nervi scoperti gira in questi giorni fra Parma e Calvisano, per la seconda location sono pochi gli stupefatti mentre per la prima uno si aspetta un po’ di polverone in casa Zebre,  visti i risultati, ed invece se la ritrova in casa dei  consapevolmente non irresistibili Crociati.  I casi della  vita ovale.

Nel primo caso la cosa ha origine nel pugno che l’improvvisato “boxer” Ferraro  del Calvisano rifila in partita al viadanese Pavan rompendogli uno zigomo, squalifica più che meritata al giocatore di Cavinato. Entra però in scena quest’ultimo il quale mette in campo il suo peggior repertorio. Non scusa  Ferraro il Cavinato ma, fra le tante cose, poi smentite risolutamente dal Viadana Rugby, inclusa la dichiarazione di aver subito una vera e propria aggressione sulle tribune di cui però non si avrebbe traccia, il Cavinato apre la caccia al Pavan dicendo :”Riccardo Pavan è spesso sopra le righe quanto ad aggressività, è uno che gioca costantemente ai limiti del regolamento ….. La provocazione fa parte del suo modo di giocare. Se metà dei giocatori italiani lo aspetta ogni domenica per saldare qualche conto in sospeso, una ragione ci sarà! O no?” . Rugbisti di tutto il mondo unitevi c’è un Pavan da  punire, siete legittimati, picchiate il Pavan, lo zigomo destro è ancora intatto!  Avanti “metà dei rugbisti d’Italia”, lo ha detto Cavinato, uno che evidentemente la sa lunga sui conti da regolare.  Mi chiedo se questa dichiarazione, questa istigazione alla violenza , questa gretta giustificazione di un fatto smaccatamente anti-sportivo, detta da un coach e da un coach super-recidivo come Cavinato  verso un giocatore comporti qualche pena da parte del Giudice Sportivo.  Invece sembra un film: ” The Untouchables”.

A Parma Massimo Giovannelli ha deciso che basta, Mazzariol lasci, al suo posto ingaggia Bordon il quale firma il suo contratto e si presenta in campo ma non si presentano i giocatori. Schierati con Mazzariol e con l’unico punto in classifica raccolto i giocatori non ci stanno a cambiare allenatore, non vanno in campo per giorni di fila, niente allenamenti senza il Mazzariol.  La cosa dimostra un attaccamento bello e  sincero, una forma di affetto e di condivisione davvero entusiasmante da parte dei giocatori dei Crociati, verso il coach però, non verso la Società ed i suoi colori.  Chi lo spiega ai ragazzi in giallo-blù che il team per il quale scendono in campo si chiama Crociati e non Coco? Chi lo spiega a questi dilettanti di alto livello che da loro si pretendono atteggiamenti almeno semi-professionali? Chi lo spiega a questi ragazzi che ognuno, nel rugby ed  in qualsiasi altro sport, deve fare la sua parte e solo quella? Considerato il livello generale della Eccellenza e la situazione globale del rugby italiano una cosa come quella che è maturata a Parma è da vera follia, Mazzariol ha fatto evidentemente un ottimo lavoro ma adesso, visto il comportamento dei suoi giocatori, è chiaro perchè c’è solo quel punticino in classifica. Per chi giocano quei ragazzi ? E’ questa la domanda scomoda che lo “sciopero dell’allenamento” suggerisce ai più. Il prossimo fine settimana c’è lo scontro salvezza dei Crociati con Reggio e questi giocatori “tesserati dai Crociati” fanno  lo scioperino?  Fateci la lista di questi giocatori perchè forse da ora in poi  possono giocare solo in team allenati da Mazzariol.  Sembra un romanzo ma di due secoli fa : “Affinità elettive”.

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