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PRO14

PRO12: UN PASSO INDIETRO PER MANCANZA DI “ABITUDINE”

Forse ho capito qualcosa di più, grazie a questa giornata di Pro12, di quando mi dicono che i nostri giocatori non hanno abitudine all’alto livello, è quella parola “abitudine” che non mi entra in testa, confonde le idee, sembra una preclusione a prescindere. Invece è un rebus che pare solo il tempo possa sciogliere, c’è un post sulla rubrica “A titolo personale” dove  si ragiona di un giocatore invisibile con il quale non basta fare i conti ma bisogna quasi entrare in amicizia, questo giocatore è la “tradizione” ovvero la consuetudine, in certi scenari, ad esserci. Esserci ed esserci stati e sapere di poterci /doverci tornare in quelli scenari, comporta la nascita automatica in te della  capacità di, quelli scenari, saperli poi gestire. Ovvio che per “certi scenari” si intenda il rugby dell’Alto Livello, quello europeo o internazionale.

Il Pro12 è la nostra cartina tornasole di questa breve riflessione e l’ultimo turno del campionato celtico ha marcato pienamente la mancanza di abitudine ad esserci dei team italiani.

Non ci si aspetta di dover raccontare così  spesso della Benetton Treviso “senza abitudine”, perchè Treviso è effettivamente ad alti livelli in quanto a piano di gioco e sua gestione, ma quanta discontinuità!  Per le Zebre il discorso è diverso, qui si sta parlando di “emergenza totale” ed il fatto che manchi loro, per questa dodicesima giornata, solo la capacità di una zampata finale che avrebbe mandato a casa i deludenti Ospreys è il segno della mancanza di cui sopra e forse, per loro, qualcosina di più.

Vosawai che si fa espellere al sesto minuto del primo tempo appartiene  alla categoria  dei senzabitudine? Certo che si, imperdonabilmente si. Ecco dove anche la bella Treviso ovale si gioca la classifica, in quella tremenda “capacità” a mettere giù la serie di falli, la touch sbagliata ,  l’avanti isolato e qualche altra imperfezione tecnica grave e non ma che arriva al momento giusto, nel momento clou, quello che i nostri avversari di turno aspettano per farci fuori.

Capita così che Treviso giochi in quattordici per 75 minuti su 80 e le Zebre concedano al Dan Biggar quel numero di calci sufficienti a vanificare incredibili sforzi sulla linea di meta. Ecco fatto, il passo indietro è tutto qui, in quella mancanza di “abitudine ad esserci”.

Classifica Pro12  Ulster 52 Warriors 41 Leinster 40  Ospreys 39  Scarlets 38   Munster 37  Blues 28 Benetton Treviso 27 Edinburgh 22 Connacht 20 Dragons 14  Zebre 6

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