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FIR E DINTORNI

STRANIERO IN PATRIA: LA STORIA DI GERMAN FONTANA

German Fontana in azione (Ph Soli)

Eccoli la che si sono incartati, i federali a forza di dar patenti di italianità di qui e di la pare alla fine siano andati storti. A  forza di buttar fuori norme che quello è italiano perchè detiene la nonna, quell’altro lo è perchè la sua formazione è tricolore, quell’altro lo è perche gli vogliamo tanto bene, quello perchè è in Italia da due anni, quell’altro lo è perchè come facciamo senza di lui, ecco che comincia ad essere buio pesto su chi lo è e chi no.

Capita a Reggio nell’Emilia dove gioca German Fontana, pilone italo-argentino di Rosario, 36 anni, in Italia dal 2000, passaporto italiano,  che ha deciso di fare un’altra stagione per i Diavoli di Reggio ed ha detto a Marco Ballabeni del Resto del Carlino:” Una legge secondo me assurda della federazione italiana fa di me un atleta straniero, nonostante io abbia la cittadinanza italiana, una moglie italiana e una figlia italiana. Avevo perciò scelto di smettere per non occupare uno dei pochi posti in squadra concessi per regolamento agli stranieri, ma visto che rispetto alla scorsa stagione si sono liberati un paio di posti, ho deciso, dopo aver parlato con Ghini e dopo alcuni giorni di riflessione, di continuare a giocare”

Già, il Fontana ha pure la cittadinanza italiana ma, pensate un po’, pare non basti mentre se sfogliate il ruolino anche solo della nostra Nazionale la cosa è ben diversa, o se sfogliate le nuove regole per la formazione dei giovani trovate che si potrà a breve “equiparare ai giocatori di formazione italiana quei giocatori di formazione estera che abbiano partecipato per almeno due anni al percorso formativo federale nelle accademie zonali o nell’accademia nazionale”. Due anni in Accademia FIR sono più “italiani” di un passaporto rilasciato dalla nostra Repubblica, e poi dicono che le Accademia federali non contano niente!

Comunque sia, polemichette a parte,  per il Fontana pare non ci sia la legge ad personam, quella  precisa precisa che gli riconosce un ruolo che già gli riconosce lo Stato, tasse incluse, ahi lui! Del resto lui è davvero italiano, non vorrete mica che la FIR abbia pensato ad un caso così banale, poi gioca pure in Eccellenza e la FIR non è che si occupi proprio davvero di quel Campionato li ! Insomma il Fontana è straniero con passaporto italiano,  è il caso di dirlo: straniero in Patria.

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