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QUESTIONE D'ELITE

UN PUNTO SULL’ECCELLENZA

Come va l’Eccellenza? Dopo cinque giornate si può fare un punto.

Sta difendendo il titolo in maniera egregia il Mogliano che si conferma team di punta del Campionato, prestazioni sicuramente tutte di buon livello le sue, solito gioco dinamico e di gran movimento sui trequarti, ma mischia meno impossibile dello scorso anno. Lucchese e Cornwell sono i fari di un Mogliano che ha un Fadalti non sempre al massimo ma comunque di gran livello. La vittoria con il Calvisano all’ultimo secondo dimostra un carattere importante, la sconfitta con Rovigo non intacca la prestazione generale. Proprio Calvisano rimane una delle favorite per il titolo, ha bloccato Rovigo nel match di un paio di settimane e poteva anche di più; gioco sempre molto fisico quello dei bresciani, a tratti rude, gran mischia e la “novità” Violi in regia a sostituire, parzialmente, le invenzioni del sempre ottimo Griffen, molta qualità nei vari Steyn, De Jager e Cavalieri ed ottimo apporti da Chiesa e Visentini,soffre il gioco avversario da dietro. Lanciatissima Rovigo, non ci sono storie, è la più bella del reame, per ora, i nomi da citare sono troppi ma ameno due si devono fare: Bergamasco e Rodriguez. Il primo è ben visibile, è di un altro pianeta, ma è pur sempre una new entry del campionato ed adattarsi non sarà stato facile, il secondo,più in ombra, è però una certezza, giocatore concreto, apporto molto buono il suo.

Viadana ancora non c’è, la sua secca sconfitta a Padova è un segnale duro da cancellare ma ancora di più la opaca prestazione in casa con Rovigo, quest’anno nel mantovano non gira  nemmeno la mischia terribile degli scorsi anni. Il Petrarca invece è in vetta alla classifica;, dopo la sconfitta iniziale disastrosa con Prato e la vittoria, bruttina, con la Lazio, la strada si è aperta ed è risultata evidente la crescita dei suoi giovani in termini di esperienza, rimane il problema della continuità. Fra i padovani si distingue l’ottima mediana, Billot e Mennitti-Ippolito sono supportati dalla grande esperienza di un Marcato che da sicurezza ed è davvero in buona forma, dietro scalpitano Francescato e Soffiato, buone promesse.

Sono firmati dalle prestazioni di Majstorovic, Nifo e soprattutto Browne le buone prestazioni fin qui fornite dai Cavalieri, squadra giovane il cui dubbio maggiore sembra essere quello della tenuta alla lunga stagione che per loro comprende anche la coppa europea, punto più alto la vittoria nel fango contro le Fiamme Oro, il più basso è lo schianto con San Donà. Quelli del Piave sono tosti, punto di forza una ottima mischia con una prima linea molto preparata ed il lavoro intenso sulla velocità che stanno facendo Wright e Del Sie; belli da veder giocare, trascinati da Erasmus e Flynn piace segnalare la solidità dietro a tutti di Gianmaria Cincotto.

La Lazio è ancora un oggetto misterioso, ha avuto problemi in mischia ed in difesa ma, fra le tre romane, è quella che sta svolgendo il compito che si era affidata, Rubini e Sepe le star locali  e Troy Nathan la nuova guida made in New Zealand. Per ora una delusione le Fiamme Oro, un organico invidiabile ma prestazioni altalenanti e troppo legate al piede ed alle giocate di Nicola Benetti, qualche problema di troppo in mischia, le nuove regole non giocano a favore, i nuovi devono ancora entrare nei meccanismi, li si aspetta alla distanza.

Reggio Emilia è ultima in classifica ma nell’ultimo match, perso in casa con le Fiamme Oro,  hanno fatto vedere una grinta ed una capacità di assorbimento che fa pensare non sia per forza la posizione corretta, Delendati, Mandelli, Farolini  e Scalvi si sono distinti e la strada per la salvezza è ancora lunga. Sul fronte del “proprio non va” c’è la  Capitolina, è arrivata  da “dilettante”e, senza polemica, va detto che fino ad oggi ha centrato il suo obiettivo: si è dimostrata squadra di categoria inferiore. E’ di 137  la differenza fra punti fatti e quelli subiti (Reggio è a -97) che su 5 partite disputate significa, matematicamente, averle perse tutte con una media di 27 punti di scarto. In verità un match la Capitolina lo ha vinto, proprio con Reggio Emilia (26 -10) le altre sono state tutte debacle; anche per loro il campionato è lungo, avranno tempo di rifarsi e di onorarlo come si deve.

In generale quello di Eccellenza 2013/2014 è un campionato che resta in bilico, c’è un certo generale equilibrio, molte risorse devono ancora emergere, nessuno è riuscito a rompere il ritmo e volare davvero; il livello di gioco ad oggi non è migliore di quello degli scorsi anni complice anche le nuove regole della mischia che hanno depotenziato un fattore in passato molto importante in questa categoria. Cosa tipica in generale ma evidente in queste prime cinque giornate è che il livello del gioco è pari a quello dell’arbitraggio,  questo alcuni allenatori dovrebbero forse segnarselo nell’agendina un attimo dopo alcune loro dichiarazioni stampa.

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