Momentaccio del rugby italiano, almeno di quello di Alto Livello,vedere la Nazionale dei test match e poco dopo il Treviso che regala il pareggio ai Cardiff Blues è lo stesso pianto, lo stesso viatico, ormai si deve e si può parlare di crisi profonda e non solo per i veneti. Perchè dalle parti di Parma per belle che siano le prestazioni non si arriva certo alla vittoria, quello che divide le Zebre da Treviso è solo un match vinto in più da parte dei veneti, per il resto tutto uguale o quasi perchè sono le Zebre ad avere il maggior numero di mete realizzate.
Gareth Davies man of the match a Treviso perchè il suo 6/6 al piede è la sua chiave della partita che i gallesi si giocano con due mete, due trasformazioni e due piazzati portati a casa nei primi trenta minuti di gioco e dopo tocca agli altri rincorrere, alla fine, quando i Blues sono andati sotto nel punteggio e nel numero degli uomini in campo, pareggiano pure. Partita dai tre volti per Treviso, primo tempo team italiano confuso e falloso, secondo tempo arrembante e poi ultima fase con il regalo finale ai gallesi, la squadra di Smith è nella oggettiva incapacità di tenere un piano di gioco. Forse è questo il vero problema dei biancoverdi che avevano in campo ben più esperienza e solidità rispetto alla rimaneggiata squadra di Cardiff.
Le Zebre perdono con Ulster ma Cavinato sembra al settimo cielo:” Le Zebre hanno fatto un grande partita, forse un po’ troppo piatti nel primo tempo, meglio nella ripresa. Faccio i complimenti ai miei giocatori: oggi non si può imputare nulla alla mia squadra che ha dimostrato di essere di un alto livello internazionale. Il rammarico è non avere raccolto punti, ma dobbiamo essere sereni e continuare a lavorare. Abbiamo avuto un alto ritmo e velocità, con diverse sequenze sopra il minuto e trenta secondi……. Non dobbiamo però accontentarci” . Insomma secondo il coach della franchigia FIR tutto è secondo i piani prestabiliti ed allora diamogli credito.
Un problema grosso le Zebre ce l’hanno, lo stadio è quasi vuoto, pochissimi spettatori; l’operazione territorio per questa società sportiva di plastica per di più, questa si, eletta al ruolo di franchigia con tutti gli appoggi federali del caso è, per ora, un sonoro insuccesso. Su questo aspetto c’è poco da dar credito, siamo al secondo anno e la situazione sembra anche peggiorata, sono stati fatti direttamente dalla FIR importanti investimenti e la cosa non decolla, è il momento qualcuno lo dica: c’era più gente a vedere gli Aironi a Viadana.
Aggiungeteci la Nazionale e questo oggi è il quadro del nostro Alto Livello. Ci risolleveremo ed anche presto ma per ora è buio pesto.
