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FIR E DINTORNI

IL RUGBY COME EVENTO E COME FESTA: FINALE DEL TROFEO A ROVIGO. COME VOLEVA FORGIONE.

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Lo Stadio Battaglini di Rovigo

“Siamo favorevoli a disputare la finale a Rovigo, perché c’è un pubblico straordinario….” parola di Armando Forgione, Vice-Presidente Esecutivo delle Fiamme Oro, poco dopo la certezza che la finale del Trofeo Eccellenza sarebbe stata proprio Rovigo vs Fiamme Oro; Forgione poi continua:” Perché giocare su un campo neutro quando al “Battaglini” ci sarà un largo seguito e si potrà dare vita ad una bella festa di sport?…” e termina anche con una indicazione non di secondo piano:” Al massimo si deciderà sulla data per non giocare in concomitanza con la gara del Sei Nazioni Francia-Italia del 9 febbraio.” Alle dichiarazione di Forgione è seguito il via libera del Presidente rossoblù Zambelli e quindi la Federazione che li ha ascoltati, per una volta in tutto e per tutto, e la finale del Trofeo si terrà a Rovigo il giorno 8 febbraio. Evviva.

L’osservazione del Vice-Presidente dei poliziotti contiene però una chiara linea di comportamento che è stato chiesto di seguire per la assegnazione di questo evento, al quale la Federazione ha deciso di aderire almeno per questa volta. Su questa linea molto si è dibattuto e certo ancora ce ne saranno da dire ma, adesso, ci basti rimarcare questo tassello dalle parole di Forgione.

A Rovigo c’è un pubblico straordinario, in grado di appassionarsi ad una finale del Trofeo Eccellenza e la piazza è al centro di un’area che può raccogliere altri appassionati, da Treviso, Padova, San Donà, Mogliano, Verona, un’area vasta che, ritrovandosi nella  passione verso la regola che ogni partita ha un valore per se, può rendere speciale anche un match i  cui risvolti possano non essere così eccezionali. Può essere inoltre una festa dello sport, come dice Forgione, perchè il pubblico di Rovigo è molto vivo, può colorare quella finale, può renderla epica, è la città giusta per creare il clamore che altrove sarebbe davvero più magro.  Andare dove c’è “ascolto”, fare di una partita di rugby una vera festa.

Non fare giocare questa finale in concomitanza con altri eventi, darle il suo spazio, questo è l’altro passaggio che si augurava Forgione, un concetto banale ma spesso non rispettato specialmente con i team di Eccellenza, paradossalmente ultimi nella vision federale quando sono invece parte del “primo” o meglio dire “il massimo” campionato italiano. Non fare sovrapposizione significa valorizzare.

Concetti banali quelli di Forgione che hanno richiamato alla mente diversi altri momenti, finali di Campionato Eccellenza giocate in date e stadi inopportuni, la Nazionale femminile che girovaga per l’Italia a fare semplice promozione al pari della Nazionale  Under20,  fino allo disputa del recente Test Match di Novembre contro l’Argentina a Roma di fronte ad un pubblico davvero scarso, in una piazza, quella romana, che oltre ad essere piena di decine di eventi fra i più diversi ed a difettare in ricettività verso il rugby ne è già comunque satura con i match del Sei Nazioni.

La geografia delle assegnazioni degli eventi del rugby andrebbe sicuramente ridisegnata anche se alla fine non accontenterebbe mai tutti, certo dovrebbe tenere conto che il rugby ha una sua geografia ed i team hanno il diritto-dovere di portare i propri massimi livelli a competere in un clima di grande festa e di potenziale buona ricettività.

L’ultima finale disputata a Rovigo è stata nel 2011 la finale scudetto della Eccellenza, adesso tocca al Trofeo, ottima allora la scelta FIR verso il capoluogo del polesine e che festa sia.

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