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PRO14

IL PRO12 IN CRISI RESPIRATORIA

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E’ il momento no del torneo celtico che gioca fra i pertugi del Sei Nazioni, che gioca con chi resta a casa nella dimensione di pubblico che il miglior torneo per Nazioni può lasciare. E’ anche la prova del nove per molti team, con il “gioca chi c’è” si mettono in campo le panchine e le seconde linee ed allora per le italiane questo torneo, già particolarmente difficile quest’anno, diventa quasi proibitivo.

Le Zebre perdono da Zebre, niente di particolare, Treviso invece perde male, molto male, con i rossi degli Scarlets che scivolano dagli improbabili “placcaggi” dei biancoverdi verso la meta, un brutto vedere per chi a Monigo voleva trovare un riscatto o una speranza.

Non giocano i Dragons con Edinburgh regalando alla classifica un altro buco che la rende ora un vero groviera con squadre a cui mancano due match ed altre uno. Viene da chiedersi se, quando queste squadre dovranno recuperare quei match, sarà la stessa cosa e la risposta la sappiamo già, non sarà così. Si sente forse anche in questo la crisi respiratoria di un campionato che doveva regalarci salti nel futuro e che invece, forse solo per colpa nostra ma anche no, per ora, in quattro anni, non ci ha dato poi un gran che, un campionato che il prossimo anno, comunque vada, non sarà più lo stesso.

Così, mentre le gallesi fanno le bizze con la loro federazione e destabilizzano il rugby europeo, sono le tre irlandesi a prendere la testa del torneo, dietro di loro c’è Ospreys ma dietro questi ultimi gli scozzesi di Glasgow, a soli tre punti ma con due match in meno, sono i veri candidati a comporre il quartetto da finale. Tanto per capirci.

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