La presentazione dell’arrivo di Mirco Bergamasco a Rovigo
Non ci sono notizie certe e non ce ne saranno fino alla fine del Campionato ma intanto rimbalza la notizia che Mirco Bergamasco il prossimo anno potrebbe scegliersi una destinazione diversa dal Campionato italiano, si scrive la nuova meta sia l’Inghilterra e si racconta possa essere addirittura il Giappone. Dove andrà poco importa, quello che interessa oggi è che Mirko stia pensando di lasciare l’Italia.
Quest’anno Mirco Bergamasco ha solcato i campi della Eccellenza con dedizione, ha portato la sua indubitabile classe al servizio dei rossoblù ed ha convinto delle sue capacità chiunque lo abbia visto giocare ma non Brunel che ne ha tenuto conto giusto il minimo possibile; se il biondo Bergamasco era quindi rimasto in Italia per essere più vicino al raduno della Nazionale la cosa non ha fruttato un bel nulla.
Quando il Rovigo annunciò l’arrivo del talentuoso Bergamasco fra le proprie file i più si chiesero se il nostro massimo Campionato avesse la capacità di reggere il peso di un campione come lui, sia economicamente che tecnicamente, quando raccontarono che l’obiettivo del Mirco a Rovigo era la Nazionale a qualcuno un dubbio era venuto: uno dell’Eccellenza in Nazionale? E’ assurdo ma oggi è proprio così; sono passati solo quattro anni dall’ingresso nel Campionato celtico di due team italiani e pare invece sia un secolo, prima di quattro anni fa tutti i giocatori della Nazionale giocavano all’estero o nella attuale Eccellenza e, a guardarci dentro, i risultati non sono stati negli ultimi quattro anni così diversi da prima; l’arrivo di Mirko Bergamasco aveva rappresentato un gesto di fiducia e di appoggio al rugby italiano che aveva riscaldato gli animi di molti. La cosa pare non aver funzionato ed il rammarico è tanto.
Mirco Bergamasco se ne andrà? Se lo fa ha ragione a farlo, un campione come lui deve guardare alla sua carriera, ha ancora molta strada da fare e deve cercarsi un ambito che riesca a farlo esprimere al massimo. Il Campionato di Eccellenza lo ha avuto per un anno e nessuno in FIR, Rovigo invece ha fatto bene il suo mestiere, ha pensato di usare la sua immagine per rilanciare il massimo campionato italiano, nessuno ha pensato di cogliere il momento per dare una spinta al rugby italiano. Non si è pensato che il ruolo che il Bergamasco aveva dato con la sua scelta alla Eccellenza fosse replicabile, non si è dato credito alle capacità di una società come Rovigo, non si è pensato di cercare altri a cui far fare lo stesso percorso e, contestualmente, varare una riforma del Campionato in grado di alzarne il livello. Non si è pensato o non si è voluto?
Mirco Bergamasco ha fatto un ottimo lavoro qui in Italia, ha raccolto qualche delusione di troppo, questo lo si può immaginare, di meglio non siamo stati in grado di proporgli, adesso è pronto per l’ultimo salto. Va bene così. Forza Mirco.