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AZZURRI

LE CONVOCAZIONI DEL BRUNEL POLITICO

J BRUNEL

Jacques Brunel ha reso noto in questi giorni i nomi dei trenta convocati per i Test Match di Novembre; qualche assenza e qualche presenza disegnano forse meglio la vera dimensione in cui si sta muovendo Brunel o almeno così sembra.

Le sue convocazioni per la Nazionale seguono una serie di trend non per forza sbagliati, tutt’altro, diciamo che il Brunel si appiattisce un po’ nelle sue scelte ma forse il nostro movimento del rugby è messo così male che il francese altre scelte davvero non ne ha. Alla FIR pesa la mancanza di successi di questi anni, la sua stessa politica centralista  non favorisce l’esplosione di un vero Director of Rugby o Head Coach dell’Alto Livello come potrebbe essere anche il Brunel e questo rende tutto maledettamente più difficile al francese. In un contesto del genere allora il Brunel cosa fa? Ecco quelli che sembrano essere i trend principali del Jacques.

Il blocco Benetton paga i pessimi risultati della scorsa stagione; al di là ed al di sopra della serie di infortuni che hanno colpito molti di loro la fuoriuscita, forse temporanea ma di fuoriuscita per ora si tratta, dei vari Rizzo, Cittadini, Pavanello, Bernabò, Sgarbi e via gli altri era cosa largamente prevedibile così come è evidente che la Benetton Treviso ha quest’anno, volente e nolente, abdicato dal ruolo di capofila della Nazionale italiana. Tutto questo accade però senza che le Zebre portino chissà quale nuovo apporto al “progetto” di Brunel.

Il rugby della Nazionale ha invece trovato la sua Juventus  e si chiama Calvisano. I vari Kelly Haimona, Samuela Vunisa, Guglielmo Palazzani, sono forse solo l’inizio di una strada che pare tracciata, una strategia nata un paio di anni fa e che ora porta il suo  primo frutto.

Avanti gli altri! Fallito il tentativo di costruire una Nazionale di formazione italiana il Brunel approfitta della riscrittura delle regole federali per confermare ed inserire nel team una serie lunghissima di stranieri, equiparati in qualche modo. Oltre ai calvini sopra citati la lista è lunghissima: Aguero, Castrogiovanni, Chistolini, Furno, Biagi., Geldenhuys, Barbieri, Parisse, Allan, Orquera, Garcia, McLean. La metà della Nazionale è, in un modo o nell’altro, nata altrove, roba da far rimpiangere i “bei tempi” di Berbizier e Mallet, che, in campo con i giocatori italiani di Eccellenza (Super10), ottenevano gli stessi risultati del Jacques.

Un Brunel politico quindi che si muove alla ricerca di un risultato, uno qualsiasi, che si nasconde totalmente sotto la coperta FIR senza rischiare assolutamente nulla in proprio. Un Brunel che non ha la forza, ma non è tutta colpa sua, di creare qualcosa di nuovo, non un Director ma un semplice allenatore. Per questo le convocazioni di Brunel, a volerci dare un giudizio, appaiono prima di tutto scontate.

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