
Eccellenza a sorpresa in questa seconda giornata che regala dal campo un paio di verdetti davvero interessanti per l’economia del campionato.
E’ il San Donà che batte Rovigo il “Top” di giornata, è Cornwell ( 5/6) che batte Basson ( 3/4) al piede la chiave di una gara che ritrova la grande mischia del San Donà che domina sugli avversari. Smontata per andare ad alimentare la new age di Casellato in quel di Treviso, già nel primo turno di Eccellenza, contro Mogliano, la mischia di quelli del Piave pareva ricostruita, dopo la vittoria su Rovigo raggiunta grazie anche al dominio dei primo otto biancocelesti pare davvero che lo spauracchio sia tornato ad onorare il Campionato ma anche una lunga tradizione. San Donà quarto in classifica ma con un vantaggio sui primi: ha già giocato due derby con due primi della classe.
Petrarca mai così in basso; anche se siamo solo alla seconda giornata il record negativo in classifica dopo i due cantieri in costruzione de L’Aquila e dei Cavalieri tocca ai padovani che lasciano i primi quattro punti casalinghi al Viadana. Quella dei mantovani è una squadra di giovanotti appena impostata, che si muove nella partita sfidando gli avversari a viso aperto, prediligendo il gioco alla mano e le cose semplici, alla fine fa suo il match solo per la regolarità e la continuità con il quale riesce ad affrontarlo complice una regia esemplare di Mc Kinley e le ottime prestazioni del solito Santamaria, di Manganiello e Andrea Buondonno meritatamente quest’ultimo man of the match. Il Petrarca disomogeneo ed a corrente alternata gioca quasi sempre a senso unico, in pratica solo i primi otto, senza riuscire ad imporre una superiorità tecnica a tratti anche evidente, rintanandosi testardamente in calci lunghi quasi sempre senza alcun effetto e nella supponenza della mischia. Troppi errori dei padovani, gravi e ripetuti quelli di Mennitti-Ippolito, brutta giornata di Zago, inefficace, un punto di domanda sull’estremo Woodhouse, Su’a non fa la differenza, molto bene Bellini, Fadalti e Conforti.
Da Padova una nota di colore è la fastidiosa raucedine cronica che ha colpito evidentemente l’intera popolazione padovana, per la prima casalinga il Petrarca ha esibito infatti il nuovo speaker ed allo stadio è rimbombata la voce di Saverio Girotto, super-rossoblù di Rovigo, fino a ieri voce del Battaglini. Oltre all’improbabile abbinamento Rossoblù/Petrarca la cosa ricorda il film di Stanley Donen anche se lì c’erano Cary Grant e Debora Kerr.
Cercate e volute alla prova del nove le Fiamme Oro reggono solo un tempo stroncate poi da un Calvisano che gioca di potenza e riesce non solo ad avere la meglio ma a prendere pure il largo negli ultimi dieci minuti. I bresciani sono la squadra da battere anche per questo Campionato e nessuno aveva dubbi.
Dopo due giornate siamo già alla pausa del Campionato, si tornerà a giocare l’Eccellenza ai primi di Novembre, spazio alla Challenge Cup per Rovigo ed al Trofeo Eccellenza per le altre. Vedremo se si confermerà il destino triste e baro che vuole in campo per il Trofeo “coloro che non hanno ancora giocato”, se il Trofeo verrà usato per esperimenti più o meno improbabili. Se così sarà, e ce ne sono tutti i presupposti, il livello si abbasserà ancora un po’, toccherà ancora una volta chiedersi se ce n’è davvero bisogno.
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