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SERIE A ELITE

VIADANA POTENTE, LE FIAMME ORO SI CONFERMANO

ECC GIORNATA 3

Per leggera la classifica che ci ha lasciato questo fine settimana di Eccellenza bisogna partire dal fondo, dalla sonora figuraccia rimediata da L’Aquila a Rovigo, le dodici mete subite senza nemmeno infilare un calcio sono un sintomo chiaro di chi è seduto su uno sgabello che non è suo. Tutti i team meritano un profondo rispetto e L’Aquila come tutti ma gli abruzzesi, in tre giornate zero punti in classifica 143 punti subiti e 35 fatti, è una delle due squadre che si trovano in Eccellenza avendone il titolo sportivo ma non le capacità. L’Aquila in effetti gioca un campionato a se, contano per lei solo due partite: l’andata ed il ritorno con i Cavalieri. Per questi ultimi valgono le stesse cose, salvo avere una differenza punti ad oggi ancora peggiore rispetto agli abruzzesi (-127).

Leggiamo allora la classifica partendo da questo gap che rende l’Eccellenza un Campionato ad otto squadre; complimenti per la vetta della classifica a Calvisano, tre vittorie e 15 punti dopo aver però giocato due dei tre match proprio con L’Aquila e Cavalieri, partenza davvero morbida per i Campioni d’Italia chiamati a dire veramente chi sono a cominciare solo dal prossimo turno, giocherà in casa,  contro Rovigo.

Per Viadana la lettura è già molto diversa, 13 punti in classifica e 3 vittorie su 3, ha giocato e vinto con Lazio, Petrarca e San Donà. Match a senso unico quest’ultimo. Nel terzo turno i mantovani hanno dominano con gli avanti ed imposto autorevolmente il proprio gioco ad un San Donà senza scampo e sorprendentemente seduto. Tanta potenza e carica agonistica lato giallonero con Ian McKinley che governa ed i soliti noti  Santamaria, Quartaroli e Pascu in grande evidenza.

Mogliano, 12 punti e  tre vittorie, è già passato per i Cavalieri, ha lasciato al palo la Lazio ed il San Donà, la prova vera e dura verrà il prossimo fine settimana a casa del Petrarca. Mogliano,  in versione Trofeo Eccellenza ha già strapazzato quelli del Geremia, ma il prossimo turno è altra cosa, è cosa da stomaci forti.

I padovani infatti sono terz’ultimi, proprio dopo Cavalieri e L’Aquila ci sono loro, sono andati a Roma a casa dei poliziotti e sono cascati ancora una volta nella trappola del Presutti. A Roma Moretti impone la sua legge degli avanti ma è legge alquanto sterile e cade lui nel solito trappolone delle Fiamme Oro, che alla fine cercano il fallo per  affidarsi ai calci del solito Benetti, il mediano delle Fiamme realizza il suo consueto ottimo 5/6 al piede ed il gioco è fatto. Storia vecchia quella del Benetti che calcia e le Fiamme Oro vincono, errore grave concedere falli sul finale a Presutti, al Petrarca difetta la memoria.

Le Fiamme Oro si confermano squadra quadrata ed ostica, tiene il campo con determinazione e costruisce gioco che riesce ad imporre ad avversari decisamente più quotati, le previsioni del pre-campionato ad oggi trovano riscontro. Al contrario il Petrarca, ampiamente sotto le aspettative, attraversa il tunnel della crisi come mai aveva visto negli ultimi anni, i prossimi turni sono delicatissimi, il match con Mogliano ha il sapore inconsueto per questi periodi novembrini di ultima spiaggia.

Se la classifica va letta, almeno fino ad oggi, in funzione di una strana cabala che fa di un Campionato a dieci squadre uno ad otto, il tipo di gioco portato in campo delle contendenti si delinea già da queste prime battute. In pochi sfruttano davvero velocità e dinamismo, pacchetti solidi ed un buon calciatore pare la ricetta preferita dai team di Eccellenza. Per ora non sono emersi i giovani, è presto? Speriamo.

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