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PRO14

VELOCITA’ E VOLONTA’: CASELLATO C’E’ E SI VEDE

GPRO12 8

Steve Shingler di solito si fa la panchina, solo con le Zebre nel primo fine settimana di Novembre quelli degli Scarlets gli avevano concesso gli ottanta minuti pieni in posizione di centro, fiducia rinnovata anche in questo turno, affiancato al più esperto Gareth Owen;  Shingler ha risposto positivamente mettendo il suo gioco e soprattutto il suo piede, quattro calci piazzati ed una conversione che hanno reso vani i tentativi di Glasgow di vincere per la terza volta con un team gallese quest’anno. Scarlets a metà classifica, sempre temibili, mai scontati, anche e soprattutto in periodo di Test match.

Il Pro12 riapre i battenti ed Ulster regola i conti con Ospreys e si prende, con questi ultimi, la testa della classifica ma, giustamente celebrati i gallesi di cui sopra e gli irlandesi di testa, lo sguardo è tutto per casa Italia e per la Benetton che non vince ancora ma almeno convince.

Ci sono due parole chiave per descrivere un pareggio che corrisponde all’equilibrio del match ma non alla sua risposta tecnica che è invece decisamente a favore di Treviso, due parole che piacciono tanto a Casellato e nelle quali si ritrova la sua ricetta, per la prima volta è davvero evidente il suo timbro,  la sua logica: velocità e volontà.

I biancoverdi che si sono visti a Treviso contro il quotato Leinster hanno avuto dalla loro parte un gioco con la palla assolutamente invidiabile, un netto miglioramento nella capacità di spostare il gioco ed una “gestione” del punto d’incontro che ha costretto gli irlandesi a ripartenze  disomogenee e spesso lente. La velocità è stato l’elemento guida del match dei trevigiani, in cui finalmente ha brillato anche Joe Carlisle che ha regalato alcuni calci di spostamento davvero belli ed una uscita della palla finalmente a livelli davvero buoni.Treviso ha messo tanta velocità, belle discese alla mano  ma ha anche vinto nelle fasi statiche, ottima la regia di Van Zyl ed in mischia Zanusso ha sorretto benissimo il gioco a tutto campo di un monumentale Giazzon, che gioca bene a terra e si sposta sulla linea con ottima visione del gioco.

Poi c’è la “volontà“. Treviso non ci sta più a fare la Cenerentola, si vede che i suoi uomini non ci stanno più a fare gli ultimi della classe, la miglior rappresentazione di questo è la meta di Barbini, forse fortunosa, certo non un capolavoro, ma cercata e voluta con una determinazione che rappresenta tutto il match della terza linea biancoverde ed anche quello dei suoi compagni. Quando all’inizio del secondo tempo Leinster cerca di fare suo il match si teme il cedimento mentale dei trevigiani, cedimento che non arriva e questa è la vera notizia di giornata, il tratto più importante di questo che è pur sempre un pareggio casalingo ma che pare, questo si, poter rappresentare un inizio di una fase nuova e positiva.

Nota incolore di Treviso è la difesa, troppo facile fare metri per gli avversari, Leinster diventa pericoloso ad ogni attacco, i trevigiani contengono con grande difficoltà e non hanno ancora i meccanismi giusti in questa fase di gioco. Buona la fase di possesso, la squadra italiana porta a lungo la palla, gestisce diverse fasi, non si lascia andare a falli sui fondamentali.

Se Treviso vuole confermarsi l’occasione arriva subito, prossimo fine settimana i biancoverdi vanno a visitare i Blues di Cardiff che non sono certo uno spauracchio. Velocità e volontà, adesso tocca alla “fiducia”.

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