Connect with us

SERIE A ELITE

FIAMME ORO SUPERSTAR , L’AQUILA CE LA FA: L’ECCELLENZA GUARDA IL SUD

ECC GIORNATA 7

 

E’ stata una vera e propria prova di forza quella che le Fiamme Oro hanno messo in campo contro Viadana, lo schianto procurato ai mantovani non è solo, questa volta, il piede di Benetti (8/10) ma anche le cinque mete  ed una determinazione agonistica in grado di scivolare sulla partita e farla indiscutibilmente propria. Le Fiamme Oro al terzo posto, imbattute in casa, con una differenza punti fra fatti e subiti a +97 non sono una rivelazione del campionato perchè si sapeva che sarebbe potuto accadere, sono un piccolo modello agonistico da raccontare, invidiato ed apprezzato allo stesso tempo da molti. Ora però Presutti ha davvero un problema, adesso lo aspettano tutti al varco ed il prossimo giro si chiama Rovigo.

A Prato si giocava il match clou di giornata, spareggio salvezza per le due squadre in crisi del Campionato, a Prato a vedere la partita c’erano giusto i parenti più stretti, tribune praticamente a secco, un vuoto imbarazzante in diretta tv. Il match lo ha vinto chi aveva voglia e forze per farlo, chi è entrato in campo per giocarsi davvero e fino in fondo la possibilità di mantenere la sua città nel massimo Campionato italiano, chi non ha fatto sconti, chi ha messo tutto in ottanta minuti, non uno di meno: L’Aquila.  I neroverdi hanno preso in mano il pallino di un gioco lento, su di un campo impossibile, non lo hanno mollato praticamente mai, hanno fatto vedere qualche bel meccanismo e si sono dimostrati squadra. I Cavalieri hanno tenuto in certe fasi un modesto dominio con la mischia ma niente di più, i numerosi errori di placcaggio e la perdita di profondità hanno poi dato il verdetto. Cavalieri assolutamente inconsistenti, L’Aquila volonterosa fa i suoi primi quattro punti, per la prossima volta, verso metà aprile, sempre con i Cavalieri, potrebbe bastare anche  il punto di bonus. Quello fra i pratesi e gli abruzzesi è’ un campionato parallelo che da queste parti non piace ma c’è, si è giocato in questa giornata di Eccellenza: ha vinto il migliore.

Fiamme Oro e L’Aquila due volti completamente diversi del rugby al Sud, due nomi che oggi si incrociano, due nomi che sono storia nel rugby, oggi per loro si parla di successi, che sia un buon viatico per loro e per tutto il il rugby del sud.

Mogliano prima doma e poi sfruguglia un Rovigo rimasto in quattordici che si lascia andare  subito un po’ troppo, capacità ed impeto sul lato trevigano non sono una novità, il punteggio è però di quelli che fanno la storia. Rovigo rimane così, chiuso il 2014, la bella ma incompresa mentre Mogliano, agile e frizzante con il suo gioco alla mano, si conferma parte in causa del Campionato, elemento originale di questa Eccellenza.

San Donà vince con merito a Padova, prima volta dal ritorno in Eccellenza di quelli del Piave, grande festa biancoceleste, Cornwell migliore in campo ma poi anche le magie di Pilla, la concretezza di Erasmus, il movimento di Iovu e la gestione ordinata e senza fronzoli di Patelli. E’ un San Donà abbastanza equilibrato che produce un gioco semplice ma efficace, non perde mai la testa anche nei momenti in cui i padovani spingono forte e riescono a serrare bene la manovra, cerca la velocità quando può, gioca la mischia e riesce a pareggiare quella avversaria, non prende iniziative troppo pesanti intorno al punto d’incontro, i biancocelesti gestiscono un match che sanno essere molto nelle mani degli avversari, alla fine vengono premiati per la lucida positiva consapevolezza dei propri mezzi. Il Petrarca è pressapoco quello che si era visto dalla prima giornata, niente di che, per questa volta mette in campo una serie di discese alla mano davvero belle ma infruttuose, Su’a è tutt’altro che ispirato, la mischia va a tratti, alcune fasi di gioco sono puro disordine. La caratteristica principale rimane però la inconsistenza negli ultimi dieci/venti metri ed una tenuta mentale non coerente; del resto quando non basta il possesso a fare punti bisogna farsi delle domande davvero molto importanti, difficile capirci dentro, il ruolo di Moretti in questo momento non fa invidia a nessuno. Molta buona la prestazione di Woodhouse belle linee di corsa, di Mennitti Ippolito e di Zani, l’ingresso di Leso fa la differenza. Il maori petrarchino Shahn Eru, cartellino rosso per lui,  ha poco da insegnare: arrivare da così lontano per distribuire pugni in faccia agli avversari nel match più importante della tua squadra e lasciarla quindi in quattordici a giocarsi il futuro è sintomo di essere forse rimasti sulla scaletta dell’aereoplano.

Il 2014 si chiude con Calvisano in testa alla classifica, una sola sconfitta fino a qui, con Rovigo, +128 la differenza fra i punti fatti e subiti, squadra durissima che conferma tutte le sue qualità, Campione d’Italia e prima in testa anche ora, è la super favorita della stagione, inizierà il nuovo anno sfidando Mogliano ma per ora è giusto abbia il tributo che merita.

.

More in SERIE A ELITE