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PRIMA LO SPORT

FIOL: RUGBY E PROSECCO. UN MERCATO CHIAMATO PRO12?

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Di sicuro hanno fatto due cose insieme, hanno giocato a rugby nelle giovanili, a Treviso, al Benetton Rugby, hanno messo a fattore comune risorse, idee, fatica per vendere vino, con un proprio brand, FIOL, non un vino qualsiasi però, prosecco, loro si chiamano Gian Luca Passi, Giovanni e Pietro Ciani Bassetti.

Prosecco e rugby, mettili insieme e non importa dire altro, siamo già nel mondo dei sinonimi del toponimo “Treviso”, manca il radicchio accipicchia, vedremo cosa si può fare.

Sta di fatto che questi signori hanno messo FIOL in campo con l’ovale. FIOL è un marchio famoso, conosciuto in Nord-America ed in Cina, era già entrato a casa degli Ospreys un paio di anni fa ma la notizia è che anche quest’anno ha rinnovato l’impegno con il il team gallese, quindi, anche per la stagione 2015, il logo FIOL sarà impresso sui pantaloncini dell’uniforme ufficiale degli Ospreys e c’è anche una cosa in più: FIOL Prosecco diventa fornitore ufficiale del Liberty Stadium di Swansea e event partner ufficiale del Team Ospreys.

Il Pro12 come veicolo di esportazione del territorio, un mercato chiamato Pro12 esiste? Per tutti?

E chiaro che il prosecco dei tre rugbisti può veicolarsi grazie al Pro12, grazie al fatto che il Pro12 è parte di Treviso, potremmo dire che se non ci fosse la Benetton Rugby in Pro12 forse in Galles tutto sarebbe un pochino più difficile.

Resta il fatto che il rugby pare portare bene al prosecco visto il rinnovo della collaborazione. E’ poi interessante come questi imprenditori abbiano deciso di intraprendere una conquista di un mercato così duro e selettivo come il Galles, almeno per il vino,  partendo da uno sport che ha ben altre tradizioni: la birra è una di queste. Non bisogna infatti dimenticare che il consumo annuo pro-capite di birra all’anno nel Regno Unito è, secondo stime attendibili, di 74 Litri (in Italia 29) mentre il vino non arriva a 20 Lt (In Italia 36).

Il rugby come veicolo commerciale, il Pro12 come veicolo commerciale non solo locale per il locale ma anche come percorso inverso dove il Pro12 diventa veicolo inter-nazionale.

FIOL un brand italiano che va come sponsor a farsi conoscere in Galles, la cosa funzionerà anche all’inverso, lo stesso Pro12 dovrebbe assicurarsi che sia così ed allora la domanda sorge spontanea: chissà quali aziende gallesi, scozzesi,  irlandesi vogliono farsi conoscere dalle nostre parti.  Chi ha fatto una ricerca? Perchè poi c’è il domandone che recita: cosa fa il Pro12 per promuoversi in Italia?

Bhe intanto brindiamo, prosecco of course, FIOL e forza rugby!

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