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SERIE A ELITE

UNA DIGA CHIAMATA VIADANA

ECC GIORNATA 14

Tutto rivoluzionato in questa ultima fase di Campionato che nasconde le poche certezze fin qui raccolte. Il vertice della classifica è ancora in comproprietà fra Rovigo e Calvisano, guardingo dietro il Mogliano, la quarta posizione è ancora in gioco, Fiamme Oro, Viadana e San Donà hanno tutti legittime aspirazioni con quelli del Piave un po’ più favoriti degli altri, ma poco poco.

Dietro pare tutto scritto forse dalla prima di Campionato, retrocederanno i Cavalieri che ne hanno decisamente meno de L’Aquila e pare difficile un loro recupero, la Lazio si guadagna forse la seconda ramanzina del suo Presidente Biagini che ha il dubbio qualcuno, visto lo zero rischio retrocessione, tiri un po’ i remi in barca, il Petrarca gioca a fare il guastatore, prossima missione è Calvisano, roba difficile da tirare giù.

I match di giornata, nascosti dietro l’ultima vetrina opaca del Sei Nazioni azzurro, non vanno tutti nella direzione prevista, è vero che Rovigo a Roma dilaga, Padova e Fiamme Oro vincono con le ultime in classifica ma i poliziotti non prendono il punto di bonus e poi c’è Viadana che ce ne mette forse più di quanta ne avesse e costringe un buon Mogliano al pareggio.

E’ a Viadana che si consuma il colpo della giornata, colpo che è solo un pareggio ma che ha rischiato di essere molto di più se un guizzo di agilità di Guarducci non avesse regalato la prima meta della partita al Mogliano che, portandosi in vantaggio, ha evitato il peggior fantasma. Perchè la partita è stata per lunghi tratti in mano a Viadana che ha vanificato con una ottima difesa ogni tentativo di apertura al largo dei ragazzi di Properzi vincendo invece in maniera decisa il duello in mischia, reparto ancora una volta dimostratosi il più debole nella economia di gioco del Mogliano.

Il Mogliano è quello che si sa, bello e agile, votato alla velocità, che sa collezionare fasi su fasi senza eccessivi problemi, Viadana invece si puntella in mischia, esibisce tono e capacità nei punti di incontro che fa propri nelle fasi clou del match, costruisce alcuni carretti vincenti che fanno venire i brividi ai veneti.

E’ la difesa però l’arma in più dei mantovani, Viadana tiene la linea, si propone spesso avanzante e ruba metri agli avversari fino agli ultimi dieci minuti quando è Mogliano che spinge alla ricerca magari anche solo di un fallo dei gialloneri che gli procuri il calcio da far realizzare all’ottimo Barraud, calcio che non arriva perchè Viadana non è solo forte in difesa ma è anche disciplinata.

Mogliano ha in Van Zyl, Onori e Saccardo gli elementi di maggior spicco, per Viadana si distinguono il pilone Cenedese, Khyam Apperley a dirigere la mischia e la seconda linea Federico Ruzza. Interessante prospect quest’ultimo, proveniente dal CUS Padova Rugby , Federico è un classe ’94, capitano nella Under20 azzurra e  già richiamato anche per la Nazionale Seven, ha fatto parte quest’anno della lista permit players delle Zebre.

L’Eccellenza di giornata ci propone il modello “diga inespugnabile”, modello che fa impazzire dallo scandalo i cultori del rugby-spettacolo, dello champagne a tutti i costi, fa inorridire quelli che passano la partita a guardare girare la palla invece che l’uomo. E’ un dibattito aperto che ancora una volta però ha un vinto ed un vincitore. La sconfitta più celebre degli “champagnisti” fu la finale dell’ultimo mondiale con gli All Blacks asserragliati sul punto di incontro, sconfitta più recente la vittoria dell’Italia sulla Scozia che però si dirà non fa poi davvero testo ma è tutto quello che ha prodotto la casa. Insomma pare proprio che senza la mischia il rugby non sia la stessa cosa, che a vedere correre come dei matti quelli del Seven dopo un po’ stufa e quelli del Rugby League piano piano hanno fatto un po’ di marcia indietro. Il dibattito è sempre aperto ma …

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