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SERIE A ELITE

ROVIGO SUPERSTAR

ECC GIORNATA 15

Sono sempre e solo tre le partite di Eccellenza ma tutte intense e cariche di pathos.

A Calvisano il pathos ce lo mette l’arbitro Pennè che assegna una meta tecnica ai padroni di casa dopo un solo fallo in mischia dei padovani, la meta sarà poi decisiva ai fini del risultato finale; l’unica domanda che rimane è perchè tutti gli altri arbitri aspettano la “ripetizione” del fallo prima di tanta punizione, evidentemente Pennè docet. Maurizio Vancini ha nuovo lavoro da sbrigare per difendere il capo.

Calvisano vince ma si ferma al secondo posto in classifica, davanti c’è un Rovigo scatenato e poco dietro un Mogliano molto aggressivo. La testa della classifica diventa incandescente e non è per nulla indifferente la posizione a fine della regular season. Arrivare primi significa giocare la semifinale con una squadra che ha circa venti punti in classifica in meno, arrivare secondi significa fare una semifinale decisamente più faticosa con un team che ti sta addosso da settembre e che ti ha dato magari già molto filo da torcere. A tre giornate dalla fine vale ancora una certa incertezza, Rovigo incontrerà nell’ordine Mogliano, Fiamme Oro e Cavalieri, invece i calvini dovranno vedersela ancora con Lazio, Mogliano, Fiamme Oro. Alla fine conteranno i punti di bonus, merce spesso dimenticata nel fondo della sacca da molti giocatori.

Le Fiamme Oro vincono il match clou di giornata, spingono contro un San Donà coriaceo ma vittima dei soliti peccati di gioventù. La vittoria arriva con un calcio a tempo scaduto del solito Nicola Benetti (6/6 oggi al piede e man of the match) che mette i poliziotti un punto avanti a quelli del Piave in classifica anche se questi ultimi rimangono i favoriti per la quarta posizione finale, il calendario è decisamente dalla loro. Fiamme più decise, più tecniche sul punto di incontro, San Donà troppo Cornwell-dipendente.

Davvero bello il match a Rovigo, divertente, di elevato contenuto tecnico. Per una volta è bene partire con i complimenti. A Coach Regan Sue che  ha azzeccato ancora una volta il tema tattico della partita, è riuscito a chiudere gli avversari in molti punti del campo giocando un buon rugby, sfruttando al massimo i suoi punti di forza. Complimenti a Filippo Frati, partita magistrale, quando i suoi si siedono un attimo gli fa arrivare anche lo sprone giusto, in genere rossoblù in campo visibilmente impostati e disciplinati, bella coralità di gioco, buon equilibrio fra  mischia e trequarti. Bel Rovigo.

La partita del Battaglini conta molto per tutti, Viadana la imposta subito bene, rende instabile ed incerto l’esito del punto di incontro, aggredisce con la mischia e sposta con il piede, al ventesimo è ancora zero a zero ed i rossoblù non hanno praticamente visto i ventidue. Emerge allora la tecnica di Rovigo che inizia a sfruttare di più le doti personali dei singoli, comincia a giocare a memoria, la differenza in campo a quel punto è evidente, Rovigo si muove su binari preparati accuratamente a tavolino, nulla è lasciato al caso, emergono meccanismi e schemi, tutto inserito in un gioco organizzato ed a tutto campo. Sarà il leit motiv della partita interrotto solo dalla rilassatezza di qualche rossoblù quando i padroni di casa prendono il largo. Viadana va spesso in apprensione quando gli avversari aprono al largo, gioca però  bene con la mischia e mette ancora una volta in campo una difesa durissima e molto convinta, rispetto agli avversari difetta di peso e centimetri ma non si fa mettere sotto nelle fasi statiche dove costruisce buone piattaforme per le uscite dei suoi ottimi trequarti.  I mantovani hanno meno velocità e più improvvisazione, alla fine la differenza pesa un po’ di più del dovuto, il punto di bonus ci stava. Bel gioco, per nulla accademico, fatto di qualità costruita nel tempo, viene da chiedere cosa sarebbe la classifica se Viadana fosse stata così fin dall’inizio.

Ottimo in campo il numero tre rossoblù Massimiliano Ravalle, il suo è un match da incorniciare, molto buone in area rodigina anche le prestazioni di McCann, determinante in alcune fasi, e di Guglielmo Zanini, terza linea classe ’92 che ha forzato la partita in molte fasi con ottima tecnica. Nelle file del Viadana applausi meritati all’uomo di Segrate Andrea Buondonno, molto buone alcune sue scelte, al mediano di apertura Apperley Keanu ottimo regista, a Pascu e Cenedese.

Citazione per Santamaria, capitano viadanese rompiscatole, furbissimo solleticatore di arbitri ed avversari, tiene la propria squadra e gli avversari sul filo del nervosismo, a volte eccessivamente provocatore che meriterebbe qualche rimbrotto in più, visibilmente votato alla sua maglia.

Eccellenza molto bella, chi non c’era non sa cosa si è perso ma ha ancora tempo per rifarsi.

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