
Mancano poche settimane alla finale del Campionato di Eccellenza e si chiude finalmente una vicenda legata alla finale dello scorso anno: il caso Falzone.
In verità il caso che porta il suo nome l’arbitro Alan Falzone lo deve a colui che pensò bene di divulgare un suo messaggio privato che esprimeva un giudizio critico sull’arbitraggio della gara di finale appunto dello scorso anno dove lui era TMO. Il gesto di Falzone è stato già “condannato” da queste parti ma la “punizione” ufficiale, quella federale, è apparsa più che una sanzione un girone infernale. Da quella partita Falzone non ha più fischiato prima perchè non convocato, poi sospeso, infine sanzionato a mezzo verdetto dal Tribunale Federale, siamo a marzo 2015, con squalifica fino al luglio 2015 ed altre sanzioni accessorie.
Con sentenza 14 aprile 2015 però la Corte Federale di Appello , alla quale Alan Falzone si era rivolto impugnando la sentenza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale, ha dichiarato “improcedibile il deferimento a carico del tesserato Alan Falzone” annullando “la sanzione disciplinare comminata”.
Per le motivazioni si parla sia di “dubbia portata lesiva della dichiarazione” di Falzone sia e soprattutto di travalicamento dei termini per la emissione di un giudizio.
La vicenda è chiusa e, a dispetto della sentenza che cancella ogni sanzione contro Falzone, nel più classico rispetto del peggior “made in Italy”, l’arbitro la sanzione l’ha subita lo stesso visto che non fischia da molti mesi. Non si sostiene che non se lo meritasse ma …. se questo è il modo….. .
Per una volta però diamo un calcio alle considerazioni ed alle opinioni, alle sanzioni ed alle sentenze ed accogliamo contenti la chiusura di una vicenda che ha segnato profondamente il clima del nostro rugby ed ha bloccato oltre il dovuto l’attività di un arbitro molto promettente del nostro scenario ovale.
Falzone subito in campo allora, l’arbitro infatti si è tenuto aggiornato e ben allenato, torni nel rettangolo e ci faccia vedere se questa volta il fischio lo tiene sempre dalla parte giusta. Non abbiamo dubbi che sarà così: in bocca al lupo Alan.
.