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PRO12 : A COSA SONO SERVITE LE ZEBRE ?

GPRO12 21

Siamo quasi alla fine di questo quinto Pro12 Made in Italy, è tempo di bilanci.

Sei mete ad uno e le Zebre, secondo Mauro Bergamasco “mai così presuntuose”, vanno letteralmente al tappeto di fronte ad un Connacht che non supera solo di quattro volte i punti dei parmigiani ma soprattutto supera di molte volte di più in termini di concretezza il team italiano. Ci si avvicina sempre di più all’epilogo di “queste” Zebre che, lo diciamo ad una sola giornata dalla fine del loro terzo Campionato di Pro12, rimangono un oggetto misterioso.

La domanda sorge spontanea: “a cosa sono servite le Zebre?”. C’erano gli Aironi, sponda Viadana, non ce la facevano economicamente, avevano bisogno di un paio di milioni, la FIR li nega ma decide di darne molti di più per fare le Zebre. Aironi e Zebre, chi ha nostalgia di polemiche vecchie trite e ritrite, per quanto decisamente molto legittime, è nel posto sbagliato, qui si sta parlando di altro. Insomma arrivano queste Zebre, la FIR dice che il loro obiettivo è il supporto alla Nazionale, sembra quindi scomparire ogni ambizione di Campionato, il Pro12 per le Zebre sembra debba essere solo un prolungato intenso continuo allenamento per la Nazionale. La Nazionale dovrebbe allora fare faville ma, sembra davvero un caso, arrivano le Zebre e comincia a fare acqua da tutte le parti arrivando quest’anno al suo punto più basso. In questo senso nemmeno la “Operazione Haimona”, partita da Calvisano ed approdata in Nazionale, funziona, le Zebre forniscono a Brunel un nuovo mediano, è un centro ed alle Zebre gioca da centro ma sembra un particolare irrilevante.

A cosa servono le Zebre? Diversi giocatori dalla Eccellenza, soprattutto del Calvisano, passano per le Zebre, diversi arrivano poi anche in Nazionale, il passaggio allora si compie e le Zebre passano da essere team di un Campionato europeo ad essere prima un filtro e poi un grande centro di formazione. Perchè accade questo? Perchè sempre di più si sente nelle retrovie la mancanza di un Campionato nazionale forte. Così il Pro12 per le Zebre non è più un grande allenamento per una squadra già formata e competitiva, pronta per andare a frequentare l’altissimo livello internazionale, perchè le Zebre diventano una specie di Accademia di Alto Livello.

Questa la storia, magari sincopata ma reale, delle Zebre e della loro parabola decrescente, una Società nata e “cresciuta” con inserita la marcia indietro che in tre anni non solo ha messo in soffitta le normali ambizioni di un club di Campionato ma ha pure messo da parte il suo scopo di “allenamento ed innalzamento del livello” per passare alla “formazione” pura e semplice.

Una squadra così è normale che perda quaranta punti in casa da Connacht a fine stagione? Egualmente no ma c’è un motivo per raccontarci tutto questo. Da pochi giorni una nuova cordata ha preso in mano le Zebre, preleveranno dalla FIR il 74% del capitale e, a parte le ironie sulla futura destinazione del restante 26%, questo cambio di proprietà non può che essere accolto come un nuovo promettente inizio.

Per questo si aspetta fiduciosi che questi nuovi soci parmigiani privati ci dicano dove vogliono andare ma soprattutto come. Forza Zebre.

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