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AZZURRI

GLI AZZURRI ED IL RIFLESSO CONDIZIONATO: FELICI E SCONVOLTI

ivan pavlov

Ivan Pavlov (Rjazan – Russia 14 settembre 1849 – Leningrado, 27 febbraio 1936)

L’attraversamento del caldo mese di agosto pare sia stato, per il rugby italiano, un accidentato percorso ad ostacoli, spesso dissimulati, alcune volte invece esibiti addirittura come trofei.

Le solite cose agostane diranno in molti ed in parte è anche vero che sarebbe meglio nemmeno accennarne ma per una cosina, non proprio così piccolina ma per non offendere le anime belle la trattiamo con il vezzeggio, è il caso di farsi un appunto: fra pochi giorni gli Azzurri vanno ai Mondiali e …. insomma il nostro Alto Livello….. Brunel….. .

E’ Jacques Brunel che non solo non convince ma fa la figura del cioccolatino (amaro) quando, dopo le due cocenti sconfitte con la Scozia nei test match pre-mondiali di cui la seconda una vera “rotta”, ci propina la seguente dichiarazione:” E’ una sconfitta sconvolgente, soprattutto per il cambio di approccio alla gara che abbiamo avuto…“. Insomma è vero che in campo ci vanno i giocatori ma il Coach non può essere sgomento, lui come va a finire una partita lo sa in maniera un po’ più che approssimativa molto prima che questa inizi. Essere sconvolti è un optional non previsto nello stipendio di Brunel .

Il Brunel esibisce dichiarazioni da pugile suonato, si muove nel nostro rugby come un pensionato INPS trasferito in Romania, esibisce un controllo della situazione pari a quello di un topo cacciato dal gatto,  ha un attaccamento alla sua squadra pari a zero e oggi è “sconvolto” ?

Comportamento fuori fase del Coach francese eppure tutto tace anzi c’è pure chi si lamenta quando si critica Jacques e la sfilacciata compagine azzurra; scrive l’artista di Rugby1823 Duccio Fumero in un suo post sui social ” Il riflesso di Pavlov dei rugbisti (ex e non) di attaccare stampa/tifosi quando criticano è imbarazzante”. 

Ivan Pavlov era un fisiologo russo che nei primi del novecento espose la teoria e la scoperta del “riflesso condizionato”. Grazie a lui ora anche noi amanti del rugby azzurro sappiamo che abbiamo il nostro riflesso condizionato ovvero quando il Coach Brunel si sente in diritto di essere sconvolto a tutti noi subentra il dovere di essere felici. Evviva.

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