Connect with us

QUESTIONE D'ELITE

BEN SEYMOUR SI ALZA E SE NE VA. VA BENE COSI?

Ben Seymour in maglia Calvisano

Ben Seymour in maglia Calvisano

Ben Seymour, talentuoso mediano di apertura del Calvisano, ha fatto le valige e se ne è tornato a Sidney. Ha lasciato un post su qualche Social, evidentemente oggi come oggi si fa così, dove diceva “la vita è troppo breve per non essere felici” e non si è più visto.

Le reazioni sono state di basso livello, Coach Brunello, scontatissimo,  ha pianto il morto dicendo che ora nei trequarti ha gli uomini contati ed il Presidente Vaccari si è augurato che non ritorni. Un film già visto ma di seconda serata.

La notizia riportata dal Giornale di Brescia  dice che “Seymour si era illuso che il parcheggio a Camisano sarebbe durato lo spazio di pochi mesi, il tempo di dimostrare le sua qualità, per poi spiccare il volo verso il Treviso, o le Zebre, e di lì, magari, alla Nazionale (italiana come «equiparato») e al rugby di alto livello“. Insomma il ragazzotto dopo aver condito un po’ di minestra cattiva dentro lo spogliatoio si è alzato ed ha dimostrato a tutti quanto sia facile andarsene dal Campionato di Eccellenza, quanto sia facile per un bravissimo, ma ora questo non conta, australiano-neozelandese sbattere la porta ed andarsene senza neanche salutare.

Evidentemente il contratto gli permetteva questa clausola “sbattiporta” senza dover nulla temere in giro per il mondo, senza dover temere alcun richiamo da alcuna istituzione nazionale o internazionale.

Resta però un dubbio, è solo quello del Giornale di Brescia l’unico motivo della partenza di Seymour? Lo scorso anno era arrivato a Calvisano, per vie molto travagliate e poco chiare, il ventunenne Filippo Buscema, un ragazzo bravo, uno di quelli però usciti dalla Accademia già con la maglia azzurra cucita addosso. Ora il posto di Ben è definitivamente suo. Seymour del resto aveva già giocato in queste prime tornate di Eccellenza con ruolo di estremo che è un modo un po’ antipatico di  mettere in campo un fortissimo mediano di apertura australiano-neozelandese di soli venticinque anni. Che sia quindi tutta colpa sua? Seymour estremo? Certo le scelte del Coach sono insindacabili ma lasciate che si guardino le cose per quello che dicono, potrebbero essere bugiarde, ma anche no.

In tutti i casi il punto non è questo. Infatti è l’abbandono del team il vero strappo, provocato o no che esso sia, è questo il punto dolente, il fatto che si possa fare una cosa del genere senza che ci siano conseguenze di alcun tipo, nessuno almeno ne ha raccontate e questo provoca un certo fastidio.

Pensate se un paio di giocatori, due di quelli forti e determinanti, di un team che arriva in finale si alzassero con il biglietto aereo in mano il giorno prima di un match-clou. E’ fantascienza? Certo che si! Ma anche no, Seymour  lo ha fatto.

Che tipo di contratto aveva Seymour? Che forza ha una società di Eccellenza per far rispettare clausole di ogni tipo se ce ne fossero?

Una domanda più generica frulla per la testa e, lo si garantisce, anche questa come le altre sono tutte domande, eccola:”Esiste un contratto standard per l’Eccellenza che garantisca giocatori e Società? Chi garantisce per chi?”

Il caso Seymour è più importante di quanto non si pensi e non può venire sepolto nel silenzio.

.

More in QUESTIONE D'ELITE