Connect with us

QUESTIONE DA PRO

QUALE IL NOSTRO FUTURO IN PRO12 ?

Guinness-Pro12

Il Pro12 in Italia è un flop? Pare proprio di si anche se non è l’anno giusto per parlarne. La sovrapposizione di Mondiali ovali e Sei Nazioni ha bucherellato gli appuntamenti del campionato celtico, ha messo molti team nelle condizioni di non avere per molti match i propri giocatori migliori a disposizione ed ha fatto perdere una buona fetta di visibilità.

Anno brutto per il Pro12 ma in Italia bruttissimo. E’ stato l’anno della regressione totale della Benetton Rugby, se qualcuno si chiedeva se potesse andare sportivamente peggio della scorsa stagione ha trovato la risposta: si. La situazione delle Zebre è nota, in campo hanno avuto un rendimento migliore degli anni scorsi anche se non ci siamo strappati i capelli, ma il livello Societario si è imbruttito e sono esplose tutte le contraddizioni di questo progetto.

Il flop però è prima di tutto mediatico e di pubblico coinvolto che, con i tempi che corrono, è quello che contaAvete mai sentito un telegiornale nazionale citare i risultati del Pro12? Avete trovato da qualche parte la rubrica televisiva dedicata al rugby che avrebbe, secondo una delle tante boutade del Presidente Federale, allietare i palinsesti di mamma RAI? Non ci hanno nemmeno mai detto pubblicamente quanti sono coloro che seguono la diretta TV della partita di Pro12 di Benetton o Zebre, le indiscrezioni dicono numeri veramente magri.

Sul pubblico coinvolto direttamente allo stadio le cose non vanno meglio, fra Treviso e Parma il coinvolgimento totale è più o meno di cinquemila persone complessive. In questo senso in Veneto si è assistito al ritorno a casa di molti spettatori che in passato avevano preferito seguire solo la Benetton Treviso e che partivano da Padova, San Donà, Rovigo ed altre piazze del rugby e che ora, dopo aver fatto indigestione di insuccessi, sono tornati a casa o hanno comunque limitato le presenze a Monigo a seconda del celtico che lo viene a visitare.

Tutto questo si traduce in scarsa capacità di attrazione e quindi pochi sponsor, le Zebre in questo senso sono al tracollo, e ridotte possibilità di ampliare il bacino ovale italiano.

A tutto questo si aggiunge che, dopo sei anni di campionato celtico, il nostro rugby non solo non ha fatto passi avanti ma purtroppo qualcuno indietro.

Stop e fermiamoci qui perchè trattare così la questione Pro12 potrebbe essere da qualcuno visto come riduttivo e quindi limitiamoci a questi dati oggettivi solo per cominciare a pensarci su, proviamo allora a farci un paio di domande: ne è valsa la pena mettere KO il massimo campionato nazionale e tutti quelli che seguono per questa scelta celtica? Il Pro12, ormai è sicuro, non è la soluzione per la crescita del nostro rugby, forse può partecipare alla soluzione ma non può fare di più, come si dovrebbe inquadrare allora la nostra partecipazione a questo campionato affinchè le risorse impegnate abbiano un ritorno concreto e visibile?

.

More in QUESTIONE DA PRO