Nessun rimpianto, nessun “se” e nessun “ma”, in campo c’era testa, che poi è la componente essenziale del rugby, per questa volta c’era testa. Così la Benetton ha vinto con Connacht.
La Benetton schiaccia, perchè la vittoria pesa molto di più del singolo punticino di scarto, i maghi di Connacht, supera le Zebre, saluta il Nitoglia grande giocatore e grande uomo che lascia il rugby e saluta il suo pubblico, ma alla fine non è una squadra diversa da quella che si è vista molte altre volte, non c’è alcun miracolo, c’è solo più testa e, va detto, qualche giocatore decisamente ispirato. Primo fra tutti questi Abraham Steyn e poi Jayden Hayward che piazza all’ultimo minuto il calcio della vittoria con un sangue freddo che altre volte era mancato. Ottima anche la prima linea biancoverde che mette sotto gli irlandesi, questi ultimi scesi in campo pensando solo di doversi sobbarcare quegli ottanta minuti prima della loro scontatissima vittoria. Puniti.
I conti si fanno alla fine, manca una giornata ma questo zuccherino a Treviso ci voleva davvero per dare fiducia a club e tifosi, per dare la giusta spinta ad una ripartenza che è già iniziata nelle promesse di Pavanello ad “attrezzare” con maggior sensibilità tecnica il nuovo team e dalle indicazioni del nuovo Head Coach , il neozelandese Kieran James Crowley. Si faranno i conti dopo l’ultima giornata, il risultato, si sa già, sarà pessimo, l’importante sarà non buttarsi nulla alle spalle che certe brutte esperienze è meglio tenerle sempre a mente.
Se si parla di conti quelli delle Zebre sono altisonanti, chissà Guidi come la pensa davvero, ne ha presi 70 da Glasgow dopo averne presi 47 da Ulster, 29 da Edinburgh, 47 da Munster, altri 32 da Ulster, per un totale nelle ultime cinque giornate di 225 punti subiti contro 27 punti fatti: non c’è davvero spazio per le disquisizioni tecniche.
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