
Fosse solo una sola campana magari uno penserebbe che è stonata ma in troppi hanno una opinione non positiva dei giovanotti della Accademia FIR che milita nel Campionato di Serie A. Tutti invidiosi? Irosi? Astiosi? Biliosi? Gelosi? Insomma tutti questi “docili” detrattori dei ragazzotti che vestono la divisa dei predestinati all’Azzurro hanno qualche ragione oppure no?
Di questi ragazzotti si raccontano comportamenti insufficienti in campo e fuori, pretenziosi, a volte stucchevoli. E’ tutta una montatura? Eppure quelli che ne sanno di queste cose ammettono che solo poche persone vedono giocare la squadra dell’Accademia FIR in A e ne osservano davvero le dinamiche in campo, in panchina, attorno al campo e tra le varie parti: se tutti vedessero cosa accade in quei frangenti, nessuno si stupirebbe. Nessuno si stupirebbe di cosa? Degli scarsi risultati dell’Under20, ad esempio.
Essere una quarantina di predestinati in tutta Italia è effettivamente un mestiere difficile e non c’è sarcasmo, è davvero così. Il sistema produce questa condizione assurda e crea questi “eccellenti per forza”. Siamo allora sicuri che sia tutta colpa loro? Non c’è forse un sistema ovale sghimbescio che tronca sul nascere la nostra meglio gioventù?
Ci sono anche molti ragazzi che, pure se ammessi all’Accademia, non ci vanno e restano nei club; questi giocano comunque tanto e molti giocano anche bene, il Campionato di Eccellenza, da queste parti quello si lo conosciamo molto bene, è colmo di ragazzi così. Crescono forse meno palestrati ma più completi dei loro coetanei che sono rinchiusi, gonfi e montati, i primi però si dice non vedranno una maglia azzurrina neanche col binocolo, mai. Anche su questo però qualcosa sta cambiando.
La raccomandazione che arriva da queste parti è di buttarci un occhio in Serie A di andare a vedere questa Accademia come si comporta. Va bene, è tempo di segnarselo sull’agenda ma, chissà, magari, dopo tutte queste polemiche sulla loro fatale ed ineluttabile carriera, mettono pure la testa a posto. Speriamo sia così perchè, questa volta è vero, anche se qualcuno in Federazione non l’ha capito, in fondo quelli …sono ragazzi.
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