Umberto Casellato Head Coach delle Fiamme Oro
Fiamme Oro claudicanti nella partenza di questa Eccellenza 2016/2017, c’è tempo per recuperare ed Umberto Casellato, il super-Coach che ha avuto il compito importante di far realizzare il salto di qualità alla squadra della Polizia di Stato, questo lo sa. Che Eccellenza abbiamo davanti dopo tre giornate? Parliamo allora con lui di questo Campionato, del suo “livello” e dei suoi giovani.
Stefano F.:”Umberto, Fiamme Oro in “falsa partenza”, insomma ci si aspettava di più fin dall’inizio. Il campionato è ancora lungo ma cosa c’è da “registrare” nel tuo team?
Umberto Casellato:”Sapevamo che sarebbe stato difficile, alcuni problemi che arrivano anche dallo scorso campionato è difficile aggiustarli in pochi mesi, la nostra squadra conferma, come la scorsa stagione, di avere un’ottima difesa, ma dal punto di vista offensivo non siamo altrettanto efficaci sia individualmente che di squadra. Stiamo lavorando molto, speriamo di cogliere i frutti il prima possibile.
SF:”Tanti giovani in genere nel campionato, insomma questa Eccellenza sta diventando talentuosa?
UC:“Il campionato che ho lasciato qualche anno fa forse non c’è più , gli stranieri di qualità fanno fatica ad arrivare, ora ci sono molti stranieri che vanno anche in Russia, Georgia e Romania perchè di nuove frontiere dove prendere buoni stipendi ce ne sono sempre di più. E’ vero che si assiste ad un massiccio uso dei “prodotti accademici” ma nel 95% dei casi per questi ragazzi la strada per essere protagonisti nel campionato è molto lunga. Quindi forse quest’ultimo si è livellato verso il basso. Quest’anno però sarà sicuramente più combattuto.
SF:”Le Fiamme oro sono anche un percorso di vita. Un bravo giocatore di rugby oggi come deve veramente guardare al suo sport?
UC:”Il rugby, salvo rari casi, 2-3 giocatori, non risolve i problemi della vita futura, nemmeno per i nazionali. Quindi il percorso delle Fiamme Oro può essere un’alternativa, fare lo sport che ami, avere la possibilità di giocare in franchigia e Nazionale avendo la serenità che quando smetti hai un posto di lavoro oggi è cosa molto importante. Una sola squadra come le Fiamme Oro per tutto il movimento forse è davvero poco.
SF:”Giocare, divertire e divertirsi, insomma il rugby che piace di più fa fatica ad entrare in Eccellenza o tu pensi che si stiamo facendo passi avanti?
Il bel rugby ha bisogno, per essere praticato, di skills di base importanti. Se fai ogni azione un “in avanti” ci sarà una mischia assegnata, con relativi tempi morti e via così. Anche l’alternanza del gioco di attacco ha bisogno di mani ma anche di piedi e soprattutto di “cervello” efficiente ed allenato ad intensità elevate. Per tutto questo penso manchino dei passaggi fondamentali ai giocatori. Chi deve darli non saprei, o meglio lo so, ma non è il mio lavoro.
Molti spunti interessanti, come sempre Umberto Casellato si dimostra ottimo analista della nostra realtà ovale. Forza rugby allora e Forza Eccellenza.
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