In principio fu “Il Grillotalpa”, uno dei primi blog sul rugby, spumeggiante e pragmatico, dinamico e completo, professionale ma senza esagerare. Paolo Wilhelm cominciò così a raccontare di cose ovali su e giù per il web, classe ’72, brianzolo di Lecco, una smodata passione per le serie televisive ma veramente roba da ricovero che se gli dite che non vi è piaciuta “Breaking Bad“ vi toglie il saluto, è giornalista per R101.
Il Paolo ha fondato e popolato fino a poche settimane fa le pagine del primo portale del nostro sport OnRugby.it, quattro anni di successi, poi ha detto stop. Fino a qui potrebbe anche essere tutto normale ma sul più bello che si immaginava il barbuto giornalista seduto su chissà quali lidi spumeggianti il Wilhelm ritorna, nel modo migliore: riapre il suo “Il Grillotalpa“, lo ripensa e lo rimette in moto.
Da ieri Paolo Wilhelm è tornato on line e da queste parti ne abbiamo approfittato per farci raccontare da lui qualcosa di più su questa eccellente rentrèe e poi chiacchierare sui media del rugby, poi sul rubgy e poi….
Stefano Franceschi:“…. archiviato ONRugby.it….”
Paolo Wilhelm – Il Grillotalpa –“Sì, archiviato. Come credo capiti un po’ a tutti con le proprie cose, prima o poi: alcune durano a lungo, altre meno. Succede. Dopo 4 anni abbondanti mi sono accorto che quella storia era finita. E’ stata importante, mi ha fatto crescere, ma era finita. Intendiamoci, non mi sono svegliato una mattina e mi è saltata la mosca al naso: ci ho pensato a lungo, con grande calma. Potevo rimanere in quella che tutto sommato poteva essere considerata una sorta di comfort zone: un sito ben avviato, che nel suo ambito è diventato di riferimento… Voglio dire, dalle nostre parti se vuoi occuparti di rugby posti migliori non ce ne sono poi molti. Insomma, a mettere sul bilancino i pro e i contro la cosa più logica era rimanere dove stavo. Però mi sono detto che no, non era quello che volevo fare.
S.F.:”È ripartito “Il Grillotalpa”, là dove tutto ebbe inizio, hai sentito la necessità di tornare alla base…
Paolo Wilhelm:”Più che sentirne la necessità è stata una scelta del tutto naturale. Per un momento avevo pensato anche di stare fermo, ma è durato poco. Il Grillotalpa è sempre stato mio: mi sono tenuto il dominio e non l’ho mai fatto morire del tutto, nel momento in cui ho lasciato OnRugby era inevitabile che finissi di nuovo qui. Questa è casa mia.
S.F.:“…quando uno ri-parte c’è il rischio di cuocere la stessa minestra perché per “Il Grillotalpa” edizione 2017 non sarà così?“
Paolo Wilhelm:”Il rischio c’è, ma non riguarda solo i “ritorni”. Voglio dire che quando anche un sito o un media funziona bene e trova una formula vincente non deve mai stare seduto sugli allori e riproporre sempre la stessa ricetta, qualcosa da migliorare o da cambiare c’è sempre”. Comunque il Grillotalpa 2017 ha una natura diversa rispetto a quello del 2011/2012: non insegue più la cronaca, ha un ritmo più rilassato ma – spero! – non meno incisivo.
S.F.:“Il rugby ed i media, un argomento decisamente tosto, secondo te in questi ultimi quattro anni è cambiato qualcosa?”
Paolo Wilhelm:”Direi di no. Le novità che si sono stabilizzate sono state Onrugby e Rugbymeet, ma alla fine siamo bene o male sempre gli stessi. Le buone iniziative e anche la volontà di fare le cose non mancano, trovare i soldi per concretizzarle è tutto un altro discorso.
S.F.:“Anche la collaborazione con TheRugbyChannel, aperta dalla FIR per il Campionato di Eccellenza, dimostra che il web è ineludibile nonostante dentro non ci sia poi tanta qualità….
Paolo Wilhelm:”Due cose: l’Eccellenza è arrivata a TheRugbyChannel perché nessun altro la voleva, possiamo raccontarcela quanto vogliamo ma le cose stanno messe così. E chiariamoci: TheRugbyChannel fa un ottimo lavoro mettendoci del suo, la mia non è una critica ma cerco di essere realista su quello che è il panorama in cui ci muoviamo. Seconda cosa: questa cosa che sul web non ci sia qualità ha stancato. Ci sono un sacco di fregnacce in Rete, ci mancherebbe, ma non è che i quotidiani e la stampa tradizionale brillino sempre, anzi. E sul web trovi anche cose qualitativamente buone o molto buone. Certo se uno si ferma alla colonna di destra di Corriere e Repubblica…
S.F.:“I media ovali ed il futuro?”
Paolo Wilhelm:”Serve pubblicità, servono sponsor: a meno che non si pretenda che uno passi ore o ore a lavorare, a mettere in piedi progetti, per puro volontariato. Per la gloria. Va bene la passione, ma le bollette vanno pagate in qualche modo. E serve che le nostre squadre inizino a vincere con una certa regolarità: se la nazionale vince i media – quelli che normalmente non seguono il rugby – accendono le luci che attirano sponsor e pubblicità. Le vittorie sul campo sono una condizione imprescindibile. Stesso discorso per le celtiche. Poi, in alcuni casi, basterebbe non mettersi di traverso. Un esempio? Un programma come “Mi scusi sua Eccellenza” era molto artigianale ma aveva dentro tanta passione. Senza sottolineare il fatto che un altro magazine del genere sul nostro movimento non c’era e non c’è. Non dico che andava aiutato, ma nemmeno ostacolato. Invece.
S.F.:”Al nuovo “Grillotalpa” piacerà più raccontare il rugby o mischiarsi con il rugby?”
Paolo Wilhelm:”Tutte e due le cose, non penso si possano separare. Mi piacerebbe diventasse una sorta di laboratorio di idee e spunti, un luogo di discussione che non si fa troppo prendere dalla cronaca del momento. Che è importante, intendiamoci, ma a volte ti fa perdere di vista il quadro più generale. E spero che il Grillotalpa non si prenda mai troppo sul serio, che trovi e mantenga una sua leggerezza ricca di contenuti. Essere leggeri non significa essere vuoti, anzi”.
S.F.:“Pronti, via. “Il Grillotalpa” è tornato, cosa gli piace di più del nostro rugby e cosa davvero detesta?”
Paolo Wilhelm:”Mi piace la passione genuina dei tanti che lo seguono. Mi fanno arrabbiare i soloni del “ti racconto io come stanno davvero le cose” perché “io ho giocato a rugby e quello lì no”. Ma non credo che la guerra alla stupidità si possa vincere. Qualche battaglia, ma non molto di più..”.
“Il Grillotalpa” è on line, stay tuned! ….Da queste parti però facciamo il tifo per “Il Trono di Spade” che quelli di Breaking Bad sono troppo tenebrosi … ma sssttt… non ditelo al Wilhelm…. .
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