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FIR E DINTORNI

ANCORA SPIONAGGIO: FRA I FISCHIETTI ITALIANI C’E’ MATA HARI?

spionaggio

Da settimane Polesinerugby pubblica in anticipo di qualche giorno sull’ufficialità le designazioni ufficiali degli arbitri per le partite di Eccellenza, i casi sono due o Umberto Nalio e compagnia hanno la sfera di cristallo, e la sanno pure usare, o qualcuno chiacchiera a voce alta ma tanto alta che si sente fin Porto Viro.

In entrambi i casi a cosa serve questa cosa? A niente. Sapere in anticipo le designazioni di giornata fa contento al massimo Andrea Cavinato che il pallino degli arbitri un po’ ce l’ha, ma a questo punto quelli in rossoblù si facciano un appunto perchè, urca, stanno facendo un piacere grosso così, le dimensioni le sa solo il Coach del Petrarca, a quelli dall’altra parte dell’Adige.

Insomma quelli di Rovigo le designazioni le sanno prima, almeno su questo Zambelli non si può lamentare, e la cosa apre la strada ad una nuova spy-story, tutta italiana, eccellente, inquietante (maddai!), dai contorni oscuri e con il fischietto in bocca.

Forse non è vero che questa cosa dell’anticipo sulle designazioni eccellenti non serve a nulla, avere una talpa in casa, chissà perchè ci viene da escludere che in Polesine abbiano frequentazioni con il Mago di Oz, sicuramente serve a far fare brutta figura al designatore del CNAr. Capito! Magari il gioco sta proprio lì, che un po’ di discredito non fa mai male, specialmente adesso che c’è la nuova gestione degli arbitri. Che sia così? Però che arguzia questi/e aspiranti Mata Hari  con il fischietto! 

Resta il fatto che, se le designazioni sono pronte due giorni prima, si possono anche diramare prima, altrimenti quelli del CNAr se le possono pure tenere fino a sabato alle due di pomeriggio e fare uscire l’arbitro direttamente allo stadio da una grande torta mentre tutti urlano “sorpresa!”. Ve lo vedete l’arbitro Vivarini uscire della torta con la panna sul naso e la faccia da “io non ci volevo venire”? E Rizzo saltare fuori dicendo “volevo ringraziare tutti quelli che credono in me…..”.

Certe cose, quando accadono, sono belle e divertenti, ci ricordano che stiamo parlando di un gioco, alla fine questa è una cosa che dovremmo riuscire a non perdere di vista ma, anche da queste parti, non sempre però rimane a mente. Adesso è il caso, gioco o non gioco, che gli arbitri mettano a posto questo pasticcio, sarà inutile e banale ma un po’ di credibilità la si butta via anche così.

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