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FORMAZIONE

CENTO DI QUESTI FATTERELLI: I CASI DI ROVIGO E SAN MARCO

FAVERO

Il campo e la tribuna di Favaro Veneto, nel Comune di Venezia dove ha giocato il rugby giallorosso

Primo fatterello. Il Rugby Rovigo ha annunciato in questi giorni che le Under18 e la squadra cadetta che stazionavano presso la Società satellite Monti Rugby Rovigo passeranno sotto il controllo diretto, operativo e tecnico, dalla Rugby Rovigo Delta, quella dei grandi, quella di Eccellenza, per capirsi. Sarà incaricato di seguire e coordinare il fusion fra la prima squadra e i giovanotti ex-Monti niente meno che Raffaello Salvan, una delle figure più prestigiose del rugby rossoblù ed attualmente in forza nel gruppo dirigente di Zambelli & C.

Secondo fatterello. Il quasi indù Franco Properzi Curti detto “Kino”, ex pilone Benetton Treviso fra la fine anni novanta e inizio duemila, 54 caps in Nazionale, allenatore fino al 2010 del club trevigiano, da 6 anni in forza allo staff tecnico del Mogliano con il quale ha vinto il titolo di Campione d’Italia a fianco di Umberto Casellato nel 2013, il Properzi ha preso la strada del ricostituito Rugby Venezia-Mestre intitolato adesso “San Marco”. Nella sua nuova società, sarò prima di tutto il Direttore Tecnico di tutte le giovanili, formatore dei tecnici e poi anche allenatore della prima squadra del San Marco che si iscriverà in Serie C.

Rovigo mette direttamente a contatto con la prima squadra tutte le sue giovani promesse dai 17 anni in su, il Properzi preferisce, in pieno accordo e, chissà, magari anche in complicità, con la dirigenza moglianese, il lavoro con i giovani nella ricostruzione di un vivaio nel territorio veneziano e nel rilancio di una attività di formazione coach to coach.

Sono passaggi importanti di club e di territori che, per grande storia e dedizione del passato,  sono in grado ancora oggi di costruire vivaio e di formarlo direttamente, hanno persone che sanno come organizzare al meglio una crescita tecnica e che magari si preoccupano anche di far esistere il rugby nella sua completezza. Perchè a 18 anni non c’è o accademia o fine del rugby, il rugby continua in campo, ancora tantissimo, in diverse categorie, è soprattutto quello il rugby che può crescere futuri Coach, o nuovi arbitri, o dirigenti. Quel rugby deve continuare.

A Rovigo quel fusion è anche una risposta alla scomparsa di una Accademia che da quelle parti ha generato anche tante divisioni. La frase di Salvan alla sua investitura è semplicissima ma, di questi tempi non così scontata:”Sono i nostri giovani il futuro dei Bersaglieri

Vedere Franco Properzi che si sposta al San Marco è vedere uno fra i più qualificati, intelligenti e tenaci fra i nostri tecnici dedicarsi alla diretta crescita di un progetto giovanile che parte dalla Under8 ed arriva alla Under18. Quella della collaborazione fra “i tecnici più preparati” ed il territorio, mondi giovanili e/o formazione dei formatori, è’ una questione che si è sentita raccontare molto spesso ma che troppo spesso si è tramutata in qualche lezioncina data qua è la, qualche intervento spot, qualche episodio, zero programmazione. Properzi accetta questo incarico. Bravo lui per la scelta ma bravissimo chi gli ha fatto la proposta.

Due fattarelli che però sono anche due segnali, magari fra molti altri che arrivano ed altri ancora che non hanno mai smesso di “esserci”. Il nostro rugby attraversa una dei momenti più difficili da un paio di decenni a questa parte, eppur sotto sotto qualcosa si muove, qualcuno continua a guardare lontano, qualche cuore si scalda ancora. Cento di questi fatterelli.

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