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QUESTIONE D'ELITE

LE VELOCITA’ DI ECCELLENZA

Campionato Eccellenza 2017-2018- I Capitani  – Foto: Roberto Bregani/Fotosportit

Ci siamo, il giorno 23 inizia il Campionato di Eccellenza, con le sue troppe “velocità” e le sue incognite che lo tengono nascosto agli occhi del grande sport Nazionale e lo vedono sempre meno nel cuore degli appassionati del nostro rugby, ma inizia. Da questa parti si è però sempre pronti a fargli credito ed allora vediamo quali “velocità” hanno messo in campo gli eccellenti della nuova stagione.

Partiamo dalla risonanza sui media. Su questo Campionato in giro si è scritto ben poco, gli Uffici Stampa delle 10 Società si sono  prodigati anche in queste settimane ma l’assetto di comunicazione rimane locale e la copertura non è nemmeno totale. Se ne parla forse “troppo” a Rovigo, non se ne parla a Roma, fanno la loro a Mantova, Padova e Brescia, le altre fanno fatica che la concorrenza scalpita. Il web italiano è, come sempre, vicino all’indifferenza, sta con il campionato italiano giusto lo spazio del tabellino e poi dipende da quello che resta.

Il web guarda sempre di più all’estero ma, ironia della sorte, le partite di questo nostro “massimo campionato” le vedremo invece tutte proprio sul web grazie all’accordo FIR con The Rugby Channel annunciato dal Presidente Gavazzi.  Dell’accordo non si conoscono i dettagli: visibilità fine a se stessa o progetto di ampio respiro? Vedremo, “le idee camminano con le gambe degli uomini” (Pietro Nenni).

Il profilo tecnico di questa Eccellenza promette bene. Nel senso che, come ogni anno, a questo punto, le promesse si sprecano ma sulla loro reale portata sono in pochissimi a volersi davvero cimentare. Quest’anno però il profilo tecnico ha una traccia precisa, ha detto infatti il Presidente Federale:”L’Eccellenza è l’ultimo, fondamentale passo nel nostro processo dei giovani atleti coinvolti nel processo di formazione, con le Accademie e con i Centri di Formazione”. Messaggio chiaro, l’Eccellenza non è un Campionato ma la parte finale della formazione per i giovani, da qui ad un importante rafforzamento delle “quote giovani obbligatorie” in Eccellenza il passo è breve. Dicono quelli che sanno che ci potrebbe già essere il prossimo anno quando il Campionato sarà a 12 squadre e la sfornata accademica più cospicua.

Quindi, per quanto si sforzino molti di coloro che decidono di occuparsi di Eccellenza, molti solo di passaggio, di dirci che sarà un “gran campionato”, sappiamo tutti di non poter pretendere un profilo tecnico molto più alto di quello parametrabile ad una “formazione tecnica” in divenire,

Errori di posizionamento, errori sui fondamentali, errori di maturità e via così, questo aspetta l’Eccellenza che verrà, povera di stranieri interessanti, con i budget dei team ridotti all’osso ed ormai da molti anni senza i migliori italiani. Comunque siamo pronti ad essere stupiti, anzi ci speriamo davvero.

Cosa hanno fatto le Società? Ad una settimana dall’inizio le rose non sono ancora completate, alcuni pezzi importanti arriveranno anche fra qualche mese e faranno la differenza. Come da diversi anni, ma quest’anno molto di più, le Società non hanno effettuato nessuna campagna acquisti ma solo una attività di ingaggi. La differenze c’è ed è sostanziale.

Come si diceva sopra quasi tutti hanno prelevato baldi giovani dalla Accademia FIR, sono entrate in Eccellenza giovani promesse della Nazionale Under20 o della Emergenti.

Oggi però ci sentiamo di  segnalare qualche caso speciale. Primi fra tutti i neo-promossi Medicei che, guidati dalla mano esperta del sornione Pasquale Presutti, hanno invece fatto, forse gli unici, un bel carico di esperienza con, tanto per citare i più famosi, Montauriol (Benetton), Basson e Mc Cann (provenienti da Rovigo)  a fare da arieti nel loro nuovo campionato. Piace poi citare Viadana dove Filippo Frati ha messo in piedi una vera “scuola di rugby”, i risultati verranno.

Vera stella nel panorama è il Petrarca che da diversi anni ha deciso di confermarsi nel miglior segno della sua tradizione come “vivaio”, una Accademia per conto proprio. Nella scorsa stagione il Petrarca ha raggiunto l’apice del suo lavoro raggiungendo con i suoi giovani la promozione della sua seconda squadra dalla Serie B alla Serie A  e vincendo il titolo nazionale di categoria sia in Under18 che in Under16. Un vero fenomeno quello pretrarchino di cui si dovrà parlare e che porta oggi in Eccellenza nei suoi colori molti dei ragazzi che hanno raggiunto quei risultati.

Avremo tempo per occuparci a lungo di tutti ma qualche domanda ce la facciamo subito: chi sono Mogliano e San Donà? La guida tecnica di Rovigo reggerà il colpo con la pesante turbolenza in casa rossoblù? Le solite Fiamme Oro dei grandi nomi avranno ancora problemi motivazionali e di tenuta psicologica? Quale è la ricetta giallonera che ad oggi ci viene ancora da dire che i favoriti per la vittoria finale sono e restano a Calvisano?

Si parte, buona Eccellenza a tutti.

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