Le due italiane vincono, la situazione era favorevole ma vincono che altre volte quando tutto era favorevole si perdeva lo stesso. Avrete notato però che da queste parti su queste cose non si è parlato, sapete perchè? Abbiamo le dita incrociate. Speriamo di non spezzare l’incantesimo perchè le vittorie delle nostre in Pro14 ci servono, pure tanto, che arrivino presto, anzi subito, tante o almeno ogni volta che si può.
Zebre e Benetton hanno anche vinto nella stessa giornata, era già accaduto? In tutti i casi quello che ha impressionato sono i modi completamente diversi di imporre la propria presenza delle due squadre: molti punti realizzati dalle Zebre, pochissimi subiti da quelli di Treviso.
La Benetton ha giocato e perso fino ad ora con l’armata rossa Munster e con Ulster, ha vinto in trasferta e non accadeva da quattro anni, vittima è stata Edinburgo e con gli Ospreys di Dan Biggar. La vittoria con questi ultimi regala un sottile piacere perchè è vero che Treviso ci aveva già vinto due volte ma la terza contribuisce a mettere in soffitta la più cocente sconfitta di sempre della Benetton nella lega celtica, subita proprio da Ospreys nel 2014 (7 – 75).
Le Zebre ne hanno vinta una sola con i catastrofici sudafricani Kings, non una impresa impossibile ma il segnale è comunque importante perchè arriva con una messe di punti non indifferente nelle prime 4 giornate, ben 105, un numero a 3cifre che appartiene solo ai primi della classe del Pro14. Per contro la difesa dei parmigiani non è il massimo fra le conference, c’è ancora molto da lavorare. Le Zebre fin qui hanno perso con Ospreys, Scarlets e Cheetahs.
C’è in giro troppo ottimismo? Da qualche parte si è detto che il livello fisico dei nostri giocatori è migliorato e la competizione si è per questo fatta più equilibrata, però è vero che, tanto per fare un esempio, Munster dopo 30 minuti aveva già in tasca il bonus nella prima contro la Benetton. Insomma non è tutta una questione di palestra. Si sono fatti nomi di giocatori di punta di questo avvio stagionale così positivo, Castello, Bellini, Minozzi, Giammarioli, lato Zebre e Sperandio, Sgarbi, Ferrari ed Esposito per la Benetton. Tutti nomi che fanno bene alla Nazionale. Qualcuno ha anche detto “finalmente abbiamo gli stranieri giusti”, il riferimento fra gli altri a Banks non è casuale. Insomma questo momento con 3 vittorie su 8 partite (sommando le due italiane) è un traguardo raggiunto o un singolo momento e basta?
La prima risposta è già stata data: intanto vincono e prima no. Ma Conor O’Shea, intervistato da Il Gazzettino dopo il match vincente della Benetton sui gallesi, ha detto:” Crowley e tutta la squadra sanno che è solo una partita, ma può dare “confidence”, fiducia e consapevolezza nella loro testa“. Ecco il punto debole, l’arma micidiale che ha lasciato spesso a terra le nostre compagini: la testa. O la svolta parte da lì o siamo ancora agli episodi.
Purtroppo la storia di queste due squadre nel loro super-campionato ci racconta di troppi alti e bassi, decisamente di più i secondi, per lasciarci sprofondare in entusiastiche previsioni ma è innegabile che la partenza sia diversa dal solito e che, dietro un castello di chiacchiere dei nostri super-politici ovali, ci sia invece, lato sportivo, un minimo di coordinamento e metodo in più nella gestione di queste squadre.
Per questo aspettiamo il loro rugby con calma e con fiducia nelle prossime settimane, sarebbe una cosa immensa per tutto il rugby italiano che dal Pro14 arrivasse finalmente qualche sorriso. Intanto continuiamo a tenere le dita incrociate.