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REGOLE ED ARBITRI

ARBITRI E SILENZIO… CHE NEANCHE IL BELLO DIVENTA NOTO

Arbitri di rugby

E’ nata Aria, ormai diversi mesi fa, la associazione di categoria degli arbitri italiani di rugby. Il CNAR, la Commissione degli arbitri presso la FIR, guidata dall’arbitro Mauro Dordolo ma sottoposta a direzione e coordinamento del settore tecnico federale nella persona di Franco Ascione, ha fatto finta di nulla, ha negato alla associazione il contatto ufficiale e sulla questione da queste parti ci si è pure spesi con un video-appuntamento di Black & Tube.

Brutta cosa ma andiamo oltre. Se ci fosse. Perchè ora il contatto, magari non ufficiale, risulta ci sia stato ma da Aria non è arrivato alcun segnale sugli obiettivi di collaborazione raggiunti o sul proseguire delle relazioni. Avranno avuto la consegna del silenzio?

Questa cosa del silenzio è una questione molto antipatica ma, quando esercitata dagli arbitri, è in parte comprensibile: un arbitro si fa vanto di non commentare una partita, di non dare giudizi in pubblico sugli esiti dei match, siano o non siano stati da lui diretti, un arbitro spiega le  regole ma non giudica comportamenti, atteggiamenti o stati mentali dei giocatori o dei tecnici che sono in campo. Esattamente il contrario di quello che fa l’arbitro del CNAR Maria Beatrice Benvenuti su DMAX ma quella sarà una dispensa speciale, una immunità straordinaria che non fa testo e sulla quale qualcuno ha poco di che vantarsi.

Insomma il silenzio vale per gli arbitri in attività ma certamente non per i loro rappresentanti istituzionali o sindacali. Esercitare così testardamente quella prerogativa è un esempio di scarsa attitudine alla divulgazione della propria specialità, una visione decisamente retrò dello sport ed una palese incapacità di comunicazione. Però facciamo un esempio che è, per fortuna, bello e positivo.

In queste ultime settimane è nato il primo Centro di Formazione Regionale arbitrale nel Comitato FIR Emilia Romagna, sono stati selezionati 9 ragazzi che rispondevano alle seguenti caratteristiche: età non superiore a 23 anni, buona conoscenza della lingua inglese, avere arbitrato almeno una stagione e non meno di 15 gare, essere già adatti a dirigere gare almeno di categoria Under 18, volontà di crescita nella categoria arbitrale,  impegno e disponibilità verso tutor e istruttori. Questa è una buona notizia! Finalmente i centri di formazione vengono fatti per le persone giuste! Bravi, bene, bis !

Sarebbe molto bello ora tutto il movimento fosse informato che esiste questa possibilità, sarebbe interessante si sapesse quali altri Comitati regionali potranno/vorranno partire con questa iniziativa, quanti soldi ha stanziato la Federazione per questo progetto, quanti tecnici sono stati messi a disposizione in tutta Italia per questa bella cosa, ecc.ecc. Perchè è una bella cosa e bisogna dirlo e poi duplicarla. Forza arbitri di rugby su, fate sentire che ci siete, fate sentire e vedere a tutti concretamente quando ci tenete ad essere preparati,quanto amate il nostro sport e quanto ci lavorate per dare il meglio di voi stessi.

Ecco, in tutto questo cosa c’entra il silenzio, adesso anche quello di Aria? Un conto è fare silenzio quando si fischia un conto è……

Va bene, basta così, anche da queste parti si fa silenzio. E si fischia.

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