Connect with us

AZZURRI

QUALCOSA NON TORNA NEL MUTISMO AZZURRO

E’ calato il silenzio, sulla Nazionale il silenzio totale. Progetti? Idee? Sviluppi? Iniziative? Dopo una serie così lunga di pessime prestazioni e considerando che tutto il movimento si muove, spende e si sacrifica solo in funzione della Nazionale ci si aspetterebbe che questa tenesse banco e ci raccontasse cosa sta facendo per darci qualche soddisfazione.

In Italia non abbiamo coppe europee a cui pensare ed O’Shea non risulta ancora in vacanza, però da Giugno in poi cominciano invece una serie di Test Match che potrebbero definitivamente segnare la nostra sorte come Nation del rugby. C’è poco da scherzare le cose stanno così.

Perchè l’Italia fra i Test Match estivi e quelli di Novembre vedrà tutti team che stanno più in alto  nella classifica mondiale e, due di questi, profondamente attivi per obiettivi e motivazioni. Specialmente “verso/contro” l’Italia

Nei Test Match di Giugno l’Italia sarà soprattutto chiamata ad una serie di incontri incrociati con il Giappone, attualmente n° 11 nel ranking mondiale (Italia n° 14); per i nipponici non sarà, come direbbe la classifica mondiale, un test minore ma una prima vera prova in vista dei Mondiali che l’anno prossimo si giocheranno a casa loro. Per noi cosa sarà?

Questo non ce lo hanno spiegato, o meglio, la tiritera del “percorso di crescita” di O’Shea la sappiamo, ma siamo sicuri che i prossimi Test Match per gli altri possano essere luna cosa “così”?

Ad esempio il Giappone, fino a pochi anni fa ben sotto di noi nel ranking mondiale, vincendo bene la serie potrebbe darci il distacco definitivo in classifica per i prossimi anni, ce ne importa qualcosa? Piacerebbe saperlo e, nel caso la risposta fosse positiva, perchè nel mondo di O’Shea non è assolutamente scontato, cosa si pensa di fare?

Se i Test Match di Giugno potrebbero farci male ma non troppo, quelli di Novembre possono spezzare in due gli Azzurri ed il “progetto di crescita” a lungo termine di O’Shea.

Abbiamo una sola partita formalmente alla nostra portata ma è quella con la Georgia. I caucasici sono già n° 12 nel ranking e notoriamente hanno l’ambizione di farci lo scalpo a livello europeo, la questione verte sul loro “ingresso” nel gotha delle Nations e poi quel discorso del Sei Nazioni che preme e preme ancora.

A questo riguardo, agli ottimisti che dicono che nessuno ci può mettere fuori dal Sei Nazioni e tanto meno a vantaggio di una Nazionale come la Georgia, a questi “super-positivi” va ricordato che ci dicevano la stessa cosa sul fatto che non avrebbero potuto fare senza di noi nelle Coppe europee.

Invece con EPCR non hanno sbattuto fuori dalle coppe solo le squadre italiane di Eccellenza ma hanno relegato un passo indietro anche le nostre due costosissime franchigie di Pro14. Tutto a vantaggio dei russi che sono arrivati a portare nelle coppe europee ben due squadre (senza spendere i soldi di un Pro14). Questo gli ottimisti non l’avevano previsto.

Se con la Georgia non dovesse andare bene dopo potremmo non avere scampo, nei Test Match successivi avremo Australia e Nuova Zelanda. Cose che di solito si perdono nella gestione del pallottoliere.

Insomma il problema del “progetto di crescita” che ha tempi a quanto pare più lunghi di quello che ci lasciano i nostri competitor non è svanito perchè è finito il Sei Nazioni, gli altri si stanno preparando a farcelo diventare da gran problema a problema serio e, se ci riescono, anche serissimo.

Però dalla FIR non trapassa nulla, il silenzio è assoluto. Non una idea di programmazione e di obiettivi, non una parola sulle strategie di contenimento dell’altrui giubilo, nessun intervento, da nessuno. Intanto le veline dell’Ufficio Stampa federale parlano a tempo pieno dei grandi e meravigliosi successi della nostra gioiosa macchina da guerra.

Qualcosa non torna.

More in AZZURRI