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SCOOP: AMBROSINI NON SA GIOCARE A SEVEN, LE FIAMME ORO HANNO PRESO UNA CANTONATA

Antonio Petito, l’inventore della maschera di Pulcinella, si è rivoltato nella tomba dieci volete ieri, è stato rivelato il suo segreto? Il segreto di Pulcinella ridonda fra le righe di un comunicato stampa delle Fiamme Oro che ci dicono in forma ufficiale in questi giorni che James Ambrosini, talentuoso numero 10 classe ’91, australiano, la prossima stagione si accaserà presso il Club della Polizia di Stato. Avit rivelàt o’ segretò.

Il fatto che l’Ambrosini dovesse passare alle Fiamme Oro era noto da almeno due mesi ed è stato pure al centro di una rovente, cattiva  e riguardosisssima polemica (i tre aggettivi non stanno insieme ma i dirigenti del rugby fanno un po’ di tutto) fra il Presidente del Rugby San Donà, club dove era accasato l’australiano fino a due mesi fa appunto, e lo stesso giocatore. In quella occasione erano volate fiamme dell’inferno fra il San Donà ed Ambrosini con minacce di denunce “nelle opportune sedi” e arzigogoli vari. Ambrosini aveva infatti firmato con le Fiamme Oro avversarie dirette del San Donà nella corsa ai play off proprio poco prima del mitico match risolutore?

Per l’occasione si era anche e soprattutto saputo che Ambrosini aveva impalmato la Polizia di Stato non tanto per dovere civico e culto della legalità ma per avere un ruolo nella costituenda Accademia FIR del Rugby Seven che sarebbe stata costituita proprio presso il club statale delle Fiamme Oro. Era solo metà aprile e questo si leggeva in giro. A San Donà erano tanto arrabbiati.

A cotanto schiaffo era seguito un silenzio, un lamento vago e una serie di smentite sul lato del Piave. ll San Donà si era poi correttamente ritirato dalla disputa ribadendo che verso le Fiamme Oro “la stima reciproca era e rimane assoluta ed a loro non contestiamo nulla”. Dalle Fiamme Oro solo silenzio, una vagonata di silenzio. Silenzio d’ordinanza. Bandiera ammainata e guerra finita?

Rimaneva allora il dubbio mai smentito: era stato davvero promessa una posizione tecnica nella costituenda Accademia FIR Seven a James Ambrosini per andare a vestire la maglia della Polizia? Ma come è possibile che ciò sia accaduto se quei posti vengono assegnati con concorso pubblico?

Posto che Arlecchino in questo momento si sta sbellicando dal ridere, Pulcinella invece è ancora immusonito.

Nelle settimane successive è andato in scena un copione palesemente già scritto e che parte, pensate , dal Pro14 !

La Benetton Treviso, quelli che spendono diversi milioni di euro di propria tasca per partecipare al Pro14,  proprio in aprile perdeva la realizzazione, promessa e stra-promessa, di una Accademia FIR Under20 presso di lei. Non ci sono i soldi, dicevano  i dirigenti federali. Una settimana fa invece è apparsa la notizia della costituzione della Accademia Seven della FIR presso le Fiamme Oro, con dettagli del Bando di Gara che dovrà essere prodotto dal Ministero dell’Interno per “assumere” i titolari ed i 24 ragazzi. Ieri è arrivata la comunicazione ufficiale delle Fiamme Oro che James Ambrosini farà il quasi-poliziotto con il numero dieci sulla schiena. Una fatalità?

Pulcinella non ha più segreti.

In ambienti Fiamme Oro stra-giurano (lo fanno solo ora) che Ambrosini con l’Accademia ed il Seven non c’entra nulla. Il suo curriculum non dice assolutamente così ma, a convalidare la tesi dei cremisi, in alcuni ambienti falsi e chiacchieroni si vocifera che Ambrosini non sappia contare oltre il numero sei e che a Roma le uniche Accademie che si contendono il James siano quella delle Belle Arti, quella Nazionale di Danza, quella del Costume e Moda e quella di Villa di Francia. Insomma Ambrosini non saprebbe giocare a Seven, le Fiamme Oro hanno preso una fregatura, l’australiano al massimo può  fare il mediano di apertura o l’estremo. Urca che botta. Pulcinella dispettoso.

In effetti non si fatica a comprendere il fremito dei dirigenti cremisi (che Ambrosini non c’entra proprio niente). Le Fiamme Oro sono già un porto sicuro per molti giocatori che ci vanno per la possibilità di intercettare, oltre a qualche anno di buon rugby, anche un posto di lavoro sicuro nello Stato dopo la carriera sportiva. Ci mancherebbe anche le Fiamme Oro usino una Accademia per incentivare ulteriormente qualcuno a firmare per loro. Fosse così sarebbe grave ma ci viene da dire tutto ciò non sia assolutamente vero: le Fiamme Oro non hanno fatto cotanto screzio al buonsenso (ed altro non riferibile) e da queste parti ci piace pensare che quelle sopra fossero tutte illazioni e quindi James Ambrosini in quella Accademia Seven non ci metterà mai piede.

Pulcinella non c’ha più il segreto ma la battuta è sempre pronta: “Accà nisciun è fess”.

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