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FORZA RUGBY

DUE SORRISI DI RUGBY PART-TIME

Il fatto che nel nostro rugby del campionato italiano di vertice esista il part-time è una evidenza della condizione dilettantistica e, a volte, approssimativa in cui i team sono costretti a muoversi. E’ una realtà del nostro rugby italiano, non è una cosa negativa, siamo noi e basta e, diciamolo, considerato tutto e pesate le difficoltà non siamo per niente male.

Ma c’è un momento in cui il part time diventa una cosa bella, che ti strappa un sorriso, che ti regala un cenno di assenso, dipinge un piccolo striscio di bellezza. Due notizie che forse avete già letto e che da queste parti abbiamo visto dal punto di vista del sorriso, tutte e due ci arrivano proprio dal “rugby part-time”.

FIAMME ORO PART-TIMESaranno 35 i giocatori che comporranno la rosa delle Fiamme 2018/19, agli ordini di coach Gianluca Guidi…”, comincia così il comunicato stampa ufficiale della squadra di rugby della Polizia di Stato che racconta la composizione del gruppo di giocatori che il prossimo anno vestirà il cremisi e giocherà nel nostro TOP12.

Come in tutte le squadre c’è chi arriva giovanissimo, gli stranieri che salutano, ma ci sono anche altri che chiudono la loro esperienza di sport e allora le Fiamme Oro ci ricordano che anche quest’anno:”Molte le “uscite” dalla prima squadra, con quasi tutti i giocatori, tranne ovviamente gli stranieri, restituiti ai servizi di Polizia…”. Già, perchè l’apporto al rugby di questi giovanotti era part-time, finito di giocare “rientrano” nei quadri della Polizia, ovvero nel Corpo che li ha arruolati prima e poi li ha aspettati fino a quando chiudessero l’esperienza di rugby.

I ragazzi che finiscono di giocare a rugby, tutti, fanno un corso di aggiornamento e poi vanno a fare servizio di Polizia. Il part-time ovale finisce e, mica quei ragazzi stanno lì ciondoloni, comincia il servizio per la comunità.

Quest’anno le Fiamme Oro hanno voluto che questo si notasse ed hanno fatto bene a citarlo espressamente nel loro messaggio di saluto alla nuova rosa. E’ un part time che lascia un sorriso. Allora quest’anno da qui mandiamo un saluto alle nuove Fiamme Oro ovali ed uno anche a questi nuovi ragazzi in divisa che porteranno per le strade delle nostre città i valori del nostro sport. .

VENETO E ROVIGO Il disastro dell’estate rossoblù ha prodotto un sorriso largo per tutto il rugby e per quello veneto in particolare. Licenziato Joe McDonnell e rimasto Umberto Casellato come Head Coach dei bersaglieri ma il buco in panchina era evidente, come si fa con la mischia?

Così accade che pochi giorni fa il Rugby Rovigo annuncia che, a fianco di Casellato, almeno per le prossime settimane ci sarà l’indimenticabile Fabio Ongaro che però ora è soprattutto un effettivo allenatore della mischia della Benetton Treviso in Pro14. Che colpaccio!

Quello fra Rovigo ed Ongaro sarà un rapporto part-time, il Coach starà una o due mezze giornate alla settimana a Rovigo fino a quando la Società del Polesine metterà ordine nella cosa.

E’ evidente che la cosa nasce all’interno dell’enorme e dolorosissimo putiferio scatenato dal contrasto fra l’ex allenatore neozelandese ed il Rugby Rovigo, putiferio che va senz’altro inserito nel gioco ancor più brutto e cattivo dei contrasti fra dirigenti del rugby di Rovigo. Da dove arriva allora il sorriso?

Ongaro arriva a Rovigo in questa fase delicata per concessione e sostegno sportivo della Benetton Treviso e rientra nell’ottica della collaborazione fra la squadra di Pro14 e quella rossoblù.

L’arrivo di Ongaro a Rovigo va a sommarsi a molte altre attività di condivisione che si stanno aprendo sul territorio veneto e che cercano di portare anche il valore altissimo del patrimonio di conoscenza ovale della Benetton presso gli altri Club. Dopo molti anni di “Pro14” (dalla Magner’s League in poi) ultimamente questi segnali diventano sempre più fitti ed oggi addirittura un allenatore biancoverde si divide con un’altra realtà territoriale. Speriamo questi casi continuino ad aumentare, a tutti i livelli.

Quando il part-time strappa un sorriso. Anche di speranza.

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