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QUESTIONE D'ELITE

LEGA DEI CLUB IN DIRITTURA DI ARRIVO. MARUSSO:”ABBIAMO LA CONSAPEVOLEZZA DI UN BENE COMUNE”

Alberto Marusso, Pres. Rugby San Donà ma soprattutto portavoce della costituenda Lega dei Club

L’importante è non arrendersi (ne sappiamo qualcosa da queste parti), evidentemente lo sanno bene i 12 Presidenti di Club del Top12 che continuano a lavorare sul progetto per costituire la Lega dei Club: adesso le cose paiono finalmente in dirittura di arrivo.

Visto ciò ci stavano bene  due chiacchiere con Alberto Marusso, Presidente del Rugby San Donà ma soprattutto portavoce di questo “tavolo organizzativo”, per vedere a che punto siamo e quale sia il clima verso la costituzione di questa Lega.

Stefano Franceschi:“La Lega si è persa, almeno mediaticamente, facciamo un riassunto, a che punto ci siamo lasciati e dove si va?”

Alberto Marusso:”Fra i club del Top12 ci siamo ritrovati spesso, l’ultima volta a Firenze in occasione di Italia vs Georgia, abbiamo di fatto raggiunto un accordo sullo Statuto della Lega, il prossimo passo è fare in modo che venga recepito dalla FIR. Abbiamo soprattutto un passaggio da discutere relativo alla due squadre che retrocedono dal Top12 in Serie A e le due che invece salgono. Non è solo una questione tecnico-sportiva ma anche di natura istituzionale, credo la FIR debba mettere mano anche al Regolamento organico.

S.F.:” Quindi il campionato sarà vostro?”

Alberto Marusso:” Domanda un po’ “forte” ma diciamo che la risposta è “si”, se la FIR ci consegna la delega operativa che noi chiediamo.

S.F:La FIR è primo sponsor delle Società di Top12, il suo “peso” si è visto anche con la stessa recente attribuzione del nome del campionato, che possibilità c’è per una Lega in questa posizione di non essere un ufficio federale?”

Alberto Marusso:” Fatto salvo che c’è un rapporto importante con la FIR, la Lega deve fare un percorso che la porti ad essere autonoma, diventare una entità che lavora con la FIR per la crescita del nostro rugby. Quello di staccarsi dal punto di vista economico è un auspicio, vogliamo, con le dovute proporzioni, fare come le leghe degli altri campionati e degli altri sport.

S.F.:” Quindi esiste uno spazio economico per questo nostro sport a livello di club in Italia?”

Alberto Marusso:” Ritengo di si ed il principio è che “l’unione fa la forza”. Molto spesso mi sono accorto di come sia impossibile essere considerato come singolo club mentre certe iniziative, realizzate tutti insieme, trovano spazi che non si credevano possibili. Sono fiducioso e convinto, l’autonomia della Lega sarà poi uno stimolo a coinvolgere mondi professionali che ci aiutino nel nostro sviluppo.

S.F.:“Ma nel Top averne 12, non sono troppe?”

Alberto Marusso:” No. Io sono stato un fautore dell’allargamento. Mi pare anche che vada bene, grazie all’allargamento si sono verificate cose che hanno reso il campionato interessante.

S.F.:“Intendete mettere dei parametri di ingresso per il campionato?”

Alberto Marusso:“Non ci abbiamo mai pensato. Mi sembra però l’ultimo dei problemi o almeno non da affrontare in questo momento di criticità generale a livello di impianti sportivi e budget. Per ora non è stato argomento di discussione vedremo se parlarne quando avremo dei punti fermi. La FIR comunque dei paletti li ha già messi: proprio relativi alle infrastrutture ha posto dei traguardi precisi per le Società da raggiungere entro un paio di anni.

S.F.:” Il pubblico in Top12 fin qui quest’anno è ancora calato…”

Alberto Marusso:” Forse sono solo le cifre che vengono comunicate che si stanno conformando alla realtà che abbiamo sempre avuto.

S.F.:“Il livello tecnico in Top12 soffre sempre di più, ci sono troppi giovanotti che vanno in campo davvero alle prime armi, mi riferisco anche a molti “accademici”, per essere un campionato “top”...”

Alberto Marusso:Si deve passare per un periodo di transizione. Ci sono delle squadre che dimostrano si possano percorrere strade alternative ed avere risultati anche muovendosi attraverso questo approccio ai giovani e per questo modello di campionato. Probabilmente per i palati fini non è facile… però bisognerebbe anche fare un ragionamento su questi “palati fini”. In tutti i casi, proprio in questo momento, guardando certe partite, si ha la precisa percezione di quelli che in campo sono giocatori di rugby e quelli che sono “impiegati sportivi”. Credo di essere stato chiaro.

S.F. Chiarissimo e questa me la segno. Concludendo ma allora tutto va davvero così bene?”

Alberto Marusso:” Siamo qui per lavorare, ognuno a proprio modo e con le proprie difficoltà. Però si vede bene che, nell’ambito di questa futura Lega, da parte di tutti c’è davvero l’intendimento di andare avanti, ognuno con i suoi tempi. Ogni volta che ci vediamo però un passo avanti riusciamo sempre a farlo, esiste la consapevolezza di un bene comune. 

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