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AFFARI ESTERI

CHAMPIONS CUP: IL SOLIDO POTERE IRLANDESE, IL GRANDE FLOP INGLESE

Le bandiere di Munster Rugby, la Red Army, solida franchigia irlandese

La Heineken Champions Cup ha tagliato il traguardo della quarta giornata, le prossime saranno a gennaio, un bilancio quindi si può già tracciare ed i risultati sono solo a tratti sorprendenti.

Si sono giocate 40 partite fra team di 5 Nations, tutte quelle del Sei Nazioni esclusa l’Italia (per celebrare la cosa il sito EPCR della Champions Cup ha pure cancellato la versione italiana delle sue pagine), solo 5 match si sono giocati fra squadre della stessa Nation (3 fra squadre inglesi e 2 fra francesi) le altre hanno costituito un bel mix capace di darci alcuni numeri provenienti direttamente dal campo sulla consistenza del rugby europeo professionistico messo a confronto.

L’Irlanda si conferma la vera Regina del torneo mentre il flop inglese si fa pesante ed assume i toni di un piccolo dramma.

Le squadre irlandesi hanno giocato 12 partite  ne hanno vinte 8 e perse 3 e pareggiata 1. Hanno vinto 5 partite con gli inglesi (più quella pareggiata) ma ne hanno perse 3 con squadre francesi con le quali ne hanno vinta solo 1. Un risultato eccellente se si considera anche che i 4 team irlandesi sono tutti in lizza per il passaggio del turno.

Il rugby inglese invece piange lacrime amare con i soli Saracens a tenere alta la bandiera. Sono 22 i match disputati dagli inglesi con squadre di altra Nation, 8 le vittorie (4 con francesi, 3 con gallesi ed 1 con team scozzese) e ben 13 le sconfitte dove alle 5 ilrandesi vanno contate anche le 6 con team francesi e ben 2 con gli scozzesi. Una situazione imbarazzante.

La Francia ha 20 match con squadre di altre Nations, 11 vittorie e 9 sconfitte ma si conferma bestia nera solo dei team irlandesi. Una posizione in equilibrio con 3 delle sue 5 partecipanti in posizione di possibile passaggio al prossimo turno.

La Scozia conferma il momento magico del suo rugby (6 vittorie e 2 sconfitte) mentre il Galles il suo momento di grande difficoltà (1 vittoria e 7 sconfitte).

Sono risultati parziali ma, non è un caso, ben rappresentatvi della situazione delle Nation del massimo panorama europeo. La crisi profonda inglese, fatta di sconfitte della Nazionale trova una sua corrispondenza amara anche fra i club ed i successi irlandesi allo stesso modo. Insomma la vita dei club è ovviamente specchio delle sorti delle rispettive Nazionali.

Il paragone fra noi italiani, esclusi, e la Scozia, è purtroppo evidente. Anche la Scozia ha solo due franchigie in Pro14 ma entrambe si sono qualificate per la Champions Cup. Non solo, una guida il girone 5 e l’altra è in posizione di passaggio del turno nel girone 3. Chiudiamola qui.

Fuor di paragone l’Irlanda che si dimostra il paese con maggiori doti di programmazione, selezione e crescita di talenti. IRFU ha già “confessato” grandi progetti per tutti e due i prossimi mondiali. Quando si impara a guardare lontano non si riesce più di farne a meno.

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