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FIR E DINTORNI

ITALRUGBY: SUDAFRICA ULTIMA SPIAGGIA PER “ESSERE VIVI”

Lo sapevamo da quando si è letta la composizione della nostra Pool mondiale che non c’era spazio per il nostro rugby. E’ una fatalità del calendario ma è così. Insieme a noi in Pool da una parte le nullità, adesso verificate, di Canada e Namibia, dall’altra un firmamento di stelle con Sudafrica e Nuova Zelanda. Quali obiettivi di fronte a così poco spazio?

Comunque se questo Mondiale ha poco spazio per gli Azzurri i restanti quattro anni alle spalle dicono molto (nulla di buono)… e poi c’è il Giappone a raccontarci a cosa serve una Nazionale.

Nel 2008 il Giappone stava alla posizione 18 del ranking, oggi è arrivato alla n° 8 (nel frattempo gli hanno pure assegnato un Mondiale). Quelli del Sol Levante hanno dimostrato cosa deve fare un team emergente in soli 10 anni e questa vittoria nipponica con l’Irlanda è una conferma di vitalità ed a noi italici ci brucia parecchio e, soprattutto, ci mette in pericolo (finanziario in primis).

Gli emergenti una volta eravamo noi che nel 2008 stavamo ancora al n° 11 del Ranking di World Rugby ed oggi siamo al n° 14 e non ci rimane che il Sudafrica, ultima spiaggia  non di un Mondiale ma della speranza di poterci raccontare di “essere vivi”. A questo davvero ci serve battere il Sudafrica: recuperare un senso.

Perchè voler “essere vivi” non è romanticismo, non è una frase degna di un romanziere o di un poeta maledetto, è una realtà che ci stringe al collo da anni. La nostra Nazionale fa sognare qualcuno? Aiuta la crescita dei praticanti? La nostra Nazionale crea entusiasmo ed indotto e porta interesse e denaro nelle casse del movimento in genere? La risposta è un forte “no”. Su tutti i fronti. Ecco la vera differenza con il Giappone.

A cosa serve questa Nazionale? Decine di milioni di euro, che partono dalle Accademie ed arrivano alle franchigie fino ai costi diretti, per quale motivo? I tesserati calano, i campionati nazionali, regrediti e sviliti, stanno alla frutta, non abbiamo arbitri degni di questo nome, gli allenatori, che sono sempre meno, sono abbandonati al loro destino, non ci sono spettatori alle partite ed i club sono tutti nelle ristrettezze più esasperanti. A cosa serve questa Nazionale?

Essere vivi significa capire e comprendere un significato molto più profondo che va oltre la vittoria con il Sudafrica ma dalla quale si può cominciare a ragionare: a cosa serve questa Nazionale? Perchè in Italia abbiamo perso il significato della Nazionale che è diventata fine a se stessa così come tutta la sua strettissima, costosa ed infruttuosa filiera.

Forse ci siamo dimenticati che c’è una verità profonda nel presentare una Nazionale ad un Mondiale, fatta di campetti e ragazzini, Coach ed arbitri, gente ed entusiasmo. Ecco la differenza con il Giappone e poi con l’Argentina, Galles, Scozia ed… Uruguay !

Per questo dovremmo vincere con il Sudafrica. Per dimostrare di essere vivi, ovvero poter domani ancora esplorare e con più energia un significato vero per il nostro rugby.

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