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SERIE A ELITE

ROVIGO BROOM PETRARCA BEEP SAN DONA’ STUD LYONS YUK ARBITRI OH OH

 

Per questa volta ci si avvale per il titolo della onomatopea dei fumetti, perchè questa giornata è stata divertente e sorprendente anche se equilibri e prospettive sono tutt’altro che definitive.

Calvisano aveva già provato una volta a recuperare agli ultimi dieci minuti del match ma farlo con Rovigo è stata una brutta idea. Quelli di Casellato prendono la velocità (si fa per dire visto il campo pesante ma tant’è) nel secondo tempo ed è evidente che il divario è troppo. I rossoblù mettono più testa, più consapevolezza di mezzi, meno automatismi e più rugby e sembrano aver assorbito alcuni mali di stagione, vincono palesemente la battaglia in seconda e terza mentre i propri trequarti sembrano fare il doppio del lavoro di quelli avversari. Ferro e Vian in cima al podio. Rovigo per la prima volta in questo Top12 dimostra di essere un team che pensa in grande che ha davvero forza nel motore. Broooomm.

Il Calvisano è decisamente sotto tono, distratto e vittima di errori davvero banali gioca una partita al di sotto della media in tutti i reparti, troppo attaccato alle sportellate di Vunisa e poco reattivo in attacco. Impressionante come i giocatori gialloneri siano partecipi di ogni fischio arbitrale, troppa tensione. Pescetto è ok e non solo per il piede.

I bresciani adesso andranno a giocare in Challenge Cup, non se ne capisce il senso ma buona fortuna e speriamo vada tutto bene, speriamo la panchina sia sufficientemente lunga e tornino al Top12 carichi e motivati Dispiacerebbe perdere una delle assolute protagoniste del nostro campionato per un vanesio.

Un Petrarca pessimo si prende la testa della classifica. Brutto match dei padovani che rimangono attaccati alla partita per manifesta inferiorità degli avversari. Tanti falli, zero idee e zero gioco con l’apertura in giornata comatosa e la mischia incapace di raccogliere la sua superiorità. Primi in classifica e basta così. Cogliere il segnale: beeeeep.

L’osservato speciale del match era però il Viadana, il tema era: saranno i mantovani a giocarsi il campionato di fondo classifica? Il secondo tempo del match regala una impressione dei gialloneri che punta verso il “bel tempo”, la struttura di gioco esiste, giocano il punto e aprono con discreta velocità, difesa di buon pregio ma in generale mancano i fondamentali.

Viadana rimane seppellito da una montagna di errori di handling, soffre pesantemente la velocità degli avversari con i trequarti ancora acerbi ed in gran difficoltà, in generale poi manca visione su come gestire il gioco di attacco dopo l’impatto. Davvero di gran livello in campo il numero 8 giallonero Lautaro Casado Sandri, segue l’ottimo match del solito Ceballos e del volenteroso Pavan. Viadana può crescere molto, ci sono tutti gli spazi. Trovarseli davanti non sarà mai una cosa facile da superare.

San Donà affronta il match delle mete a iosa, la verità è che Colorno sta iniziando a tirare su la testa ed il match rimane in bilico fino quasi alla fine, alla fine quelli del Piave la portano a casa e centrano il bersaglio grosso. Stud !

I Lyons ringraziano il Mogliano sprecone ma ci mettono anche del loro, risultato a bassi giri, piacentini che si staccano e partita sorprendente. Che dire? Yuk!

Permettete di insistere, i Medicei in fondo alla classifica? Non è vero. Magari ci si sbaglia ma ad oggi era prevedibile, diverso se sarà così ancora fra tre giornate. Per lo stesso motivo però di segno opposto, è la classifica del Valorugby che ha bisogno di una pesante controprova. Le prime quattro giornate per gli emiliani erano in “favore” di calendario ed i turni di fuoco sono per la maggior parte a gennaio, arrivare fino a lì in piena tensione potrebbe però non essere una cosa buonissima per i ragazzi di Manghi; il calendario fa bene ma fino ad un certo punto.

ARBITRI E RIMOSTRANZE E’ giusto vi cada un mito, quello dell’arbitro incontestabile ed incontestato. Accade infatti nel nostro massimo campionato che a fine partita, se l’arbitraggio non è piaciuto, la Società prenda carta e penna e lo segnali alla Commissione arbitrale. Non accade sempre ma molte volte. Forse ad ogni turno di campionato qualcuno scrive. Questa cosa accade da sempre e di per se non è nulla di male, mantenere un corretto comportamento in campo non significa non poter poi discutere,  post-evento  e nella piena accettazione del risultato del campo, una conduzione di gara.

Capita però così che le Società di Top12, il genio del male esiste ovunque e chi è senza peccato scaglia pure la prima pietra, abbiano ognuna una propria lista di arbitri non graditi e, se non è una lista, una memoria lunga e certificata con nomi e cognomi. Questa “lista” interviene in prossimità di match importanti dove la Società potrebbe trovare il modo di ricordare ai designatori o a chi per essi che Tizio, Caio o Sempronio hanno il fischietto ruggine anche se la vera ruggine non è dell’arbitro ma è delle Società.

Così quando per Rovigo vs Calvisano viene designato e comunicato arbitro Emanuele Tomò e poi, settimana corrente, viene cambiato con Matteo Liperini chi riesce veramente a capire chi ha avuto il mal di pancia, la febbre alta o gli è salita la ruggine? La cultura del sospetto è sempre sbagliata ma, cari designatori, avete cominciato voi.

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