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FIR E DINTORNI

FUOCO DI FILA DELLE NOTIZIE ASPETTANDO…NA CARTA ‘E TRE

Il rugby ci manca tanto, le chiacchiere cominciano a pesare e dalla FIR poco si sa del futuro mentre organizza talk show autoreferenziali sui social che fanno al massimo compagnia. Costruzione di scenari: zero virgola zero. Poi ci sono le vicende internazionali.

Mentre noi sembriamo aspettare la carta vincente, il mondo ovale continua a produrre informazioni, molte catturano l’attenzione perchè rivelano fra le righe cose che…  vediamo un fuoco di fila. 

HA VINTO BEAUMONT  L’inglese attuale Presidente della World Rugby è stato confermato sul massimo scranno del rugby mondiale battendo, di poco e con i voti determinanti dell’Italia, la concorrenza dell’argentino Augustin Pichot. La prima dichiarazione che ha fatto Beaumont è stata quella di introdurre una delle idee più care al concorrente sudamericano ovvero la competizione annuale fra Nations al posto dei Test Match. Indovinate chi rischia di restare fuori da questa cosa? L’Italia.

TOP12, LO CHIAMANO MERCATO In verità sono solo Valorugby e Rovigo che firmano contratti e muovono giocatori come se niente fosse accaduto. Il resto è “la morte in scatola”. Non è nemmeno il tentativo di un campionato di sentirsi vivo, non esiste una sua Lega che lo racconti, c’è solo qualcuno che può permettersi di sognare mentre gli altri sperano di restare vivi. Dimenticavo, ovviamente ci sono anche le Fiamme Oro a fare movimento, che problemi possono avere loro?

NUOVO CAMPIONATO IN NUOVA ZELANDA Le cinque franchigie neozelandesi non hanno potuto giocare in Super Rugby, ecco pronto dal 13 giugno un campionato interno al paese Kiwi, dieci giornate in stadi vuoti. Ma allora si può? E tutte le norme e le raccomandazioni mondiali di World Rugby… ecc ….ecc… Si possono immaginare le sei sette cose che vi vengono in mente leggendo questa notizia ma, per amor di patria, cito solo l’ultima: speriamo che lo facciano vedere da noi in tv.

RFU A MENO 122. ITALIA TUTTO A POSTO In questi giorni dalla colonne de Il Gazzettino il giornalista (uno di quelli veri) Ivan Malfatto ha spiegato che perdurando il periodo di blocco del rugby internazionale la federazione inglese arriverebbe a perdere 122 milioni di euro. Un vero “crack” che la porterebbe anche a licenziare il 60% del suo personale ed a bloccare ogni progetto interno. In Inghilterra su questa cosa c’è un gran dibattito. Lo stesso giornalista qualche settimana prima di questo articolo aveva fatto i conti alla nostra FIR che potrebbe perdere fino a 22 milioni, la metà del suo intero budget, un disastro da chiusura per fallimento. Ma voi credete che qualcuno fra i vari Baia-Curioni, Beraldin, Cantoni, Presutti e fino al super anchorman Vaccari si siano spinti a dire “si”, “no”, “è vero”, “non è vero”, “si farà così”, “oppure così”. Solo silenzio. Sarà perché con loro siamo in una botte di ferro? Oppure a stracce e petacce? (tanto per stare nella lingua ufficiale della federazione).

TOP12 MA SONO ANCORA DODICI? Ci si rende conto che c’è il fiorente “mercato” del Top12 e che quindi non ci si può occupare di queste inezie ma voci martellanti dicono che fino a tre Società di questo campionato non sono in grado, per motivi economici, di riprendere la prossima stagione in maniera sicura e/o dignitosa. Sarà pure un  “top” ma sul numero è meglio interrogarsi, poi potete esporre i cartelli “andràtuttobene” ma la sostanza non cambia.

NESSUNO RESTI INDIETRO VUOL DIRE ALTRO In una intervista a ONRugby il Presidente Alfredo Gavazzi richiama come suo obiettivo lo “slogan” lanciato da “Il Nero Il Rugby” (“Nessuno resti indietro”). Da queste parti si è davvero lusingati ma siccome fino ad oggi, intervista compresa, non si è visto ancora nulla del genere pubblichiamo qui il link di quel pezzo, un ripasso fa sempre bene: IL RUGBY ITALIANO RIPARTIRA’: NESSUNO RESTI INDIETRO.  A core a core (sempre nella lingua ufficiale della FIR).

I MEDIA A QUOTA ZERO La federazione del Sol Levante potrebbe essere presto la undicesima Nations ammessa nel Tier1 ovvero il gotha “tecnico” del rugby mondiale, questa è la promessa che Beaumont avrebbe fatto in cambio del voto nipponico per la sua elezione. Lo riportano i super informati media on line italiani. Gli stessi media che non sanno assolutamente dire quale sarebbe la promessa fatta dallo stesso Presidente mondiale e dal suo Vice, ora il francese Laporte, all’Italia per i voti determinanti che lo hanno eletto. Cosa ci hanno promesso, un posto in paradiso o una minestrina calda? I nostri media on-line sono fortissimi a leggere le notizie degli altri ma per dare le nostre…

S’è ’mbrugliata a matassa.

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