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FORZA RUGBY

SI RIPARTE: LA MOLTIPLICAZIONE DEL “NERO” (CHE DIVENTA VERDE). IL RUGBY VIENE PRIMA

Il progetto si chiama “Multimedia Rugby” ed è la maturazione forse finale dell’idea de “Il Nero Il Rugby”. Perchè il blog ora non è più solo. C’è il podcast, ci sarà il video.

Parlare e far parlare di rugby, questo è sempre stato il primo obiettivo di questo spazio web che per dieci anni è sopravvissuto alle onde dell’italico mare ovale (decisamente agitato), scrivendo di questo sport qui da noi e nel mondo, usando il commento e lasciando ad altri l’incombenza delle informazioni.

Il Nero il Rugby è stato, è, rimane, un diario di bordo, una raccolta di idee ed opinioni che il suo autore raccoglie e racconta, facendo più spesso di quel che si pensa da spartitraffico che non il fine dicitore.

Moltiplicare i mezzi espressivi, questa l’idea iniziale, non solo scrivere il rugby ma anche raccontarlo con la voce e magari (è una fase più avanzata) raccontarlo con le immagini. Questo è il progetto Multimedia Rugby (che trovate ben spiegato cliccando qui) e che accosta al Blog “Il Nero il Rugby” il suo podcast che si chiama “Rugby County” (che è spiegato qui) e rivitalizza il progetto Black & Tube (spiegato qui).

E poi c’è la trasformazione grafica di questo blog, reso più semplice e facile da navigare, con meno fronzoli e pretese. più immediato e visibile a colpo d’occhio, gli archivi in bella mostra ed i link delle principali Nations per guardare con un click al rugby del mondo. Questo abbiamo provato a fare, in una parola: semplificare.

E poi il logo che non c’è più, il vecchio se ne va e non ne arriva uno nuovo, nel senso che il nuovo è un simbolo più che un brand, una rappresentazione più che un marchio, una esatta riproduzione di quello che Il Nero il Rugby vuole essere: un dialogo. (L’impietoso profilo è quello dell’autore).

E poi il colore, va in soffitta il colore arancio che ha rappresentato dieci anni di vita di questo blog e prende piede il colore istituzionale di Multimedia Rugby: il verde. Un verde un po’ speciale, brillante, come speriamo possa esserlo questa iniziativa. Incrociamo le dita.

Cosa si vuole per “Il Nero il Rugby” del futuro? Anche più autori, di sicuro più partecipazione autorevole, più voce. Più racconti di rugby, perchè apriamo questa iniziativa in un momento durissimo per il nostro sport che mai come ora c’è un gran bisogno di tenerlo vivo. In tutti i modi.

Adesso devo dire tutti i miei “grazie”. Grazie a Giulia, la super-designer che ha pensato, disegnato e voluto il logo che non è un logo, a Tommaso che ha reso più semplice e vero questo spazio web e mi ha sopportato nella realizzazione (santa pazienza), all’altro Tommaso che lo ha messo sul “ferro” ed on line, a Giuseppe e Luca che hanno aiutato da profani del rugby. Ad Andrea, Claudio, Daniele e Siro i miei amici di una vita che mi hanno detto “vai avanti” (è sempre tutta colpa loro). Grazie alla mia Famiglia che mi perde sulla tastiera da dieci anni non bastassero i campi da rugby da molti anni di più.

Un grazie va anche all’Ufficio Media della FIR che non ha mai lesinato sostegno quando è stato richiesto.

Grazie a tutti voi, che siete davvero tanti, per aver discusso con me di rugby in questi dieci anni, per avere condiviso con me gioie e dolori dello sport più bello del mondo ma che dico di più, dell’Italia! Grazie quindi a tutti voi che adesso siete arrivati a queste ultime righe e solo qui vi siete ritrovati e riconosciuti ma non ve la prendete più di tanto perchè tanto sapete bene che tutti voi che leggete qui, tutti voi sapete benissimo che voi siete il rugby. Per questo siete sempre comunque i primi.

Il rugby viene prima.

Forza Rugby!

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