Due colonne portanti del rugby, del Top10 e del Calvisano: Gabriele Morelli premia come Man of the Match Samuel Vunisa dopo la vittoria a Mogliano.
E’ ancora veramente presto per raccontare di deficit e di grandi prestazioni. Certa stampa già incornicia quelle di Petrarca e Valorugby, troppo presto, deve ancora arrivare la vera prova del nove.
Poi ci sono le prestazioni mediamente imbarazzanti ma persino i numeri della Lazio (2 sconfitte su 2 e soprattutto 114 punti subiti e 38 realizzati) non hanno ancora un senso.
Quel poco che si è riusciti a vedere in campo parla di una partenza meno elegante, in termini di gioco e spettacolo, rispetto allo scorso anno. Chi si esalta per un 41 a 14 non va oltre una visione del sabato pomeriggio, perchè non è “una favola” che su 9 partite giocate 6 partite siano terminate con più di 14 punti di distacco fra vincente e perdente e fra queste ben 4 hanno più di 25 punti di distacco. Fin qui, diciamolo, non c’è stata gara.
Così lo specchio della situazione diventa il match che ha visto vincente un tenace e ben organizzato Colorno contro le perennemente “in crisi ” Fiamme Oro.
Presutti non la può raccontare a nessuno e tanto meno a se stesso, è ancora presto per fare considerazioni pesanti, lo abbiamo detto, ma queste Fiamme Oro fanno davvero impallidire. Si diceva della “crisi” che in casa cremisi pare essere una costante da anni, va a folate e di fatto impedisce ai poliziotti di raggiungere qualsiasi risultato ragguardevole. Forse sarebbe il caso qualcuno alla Gelsomini si chiedesse se il modello attuale delle Fiamme sia effettivamente quello giusto per questo sport.
Le Fiamme in campo: nel primo tempo basta una minima accellerazione per bucarle, la disciplina è una chimera, la comunicazione fra i reparti è interrotta, la mischia in fase ordinata però “esiste” e si comporta decentemente ma sono in troppi i cremisi che in campo letteralmente camminano. Nel secondo tempo c’è la sveglia, non subito però, prima devono condire un altro po’ il 30 a 0 rimediato nel primo tempo ed andare a 37…. . Il Colorno poi cede un attimo, a tratti pare solo gestire, quando il momento è quello giusto ci sono i 37 di cui sopra che danno ragione a chi ci ha sempre creduto.
Bel Colorno, reattivo sui punti di incontro, sufficientemente solido in mischia, tre quarti che tentano la velocità con risultati ancora modesti, buona la qualità di trasmissione, fasi black out sulla disciplina. Stiamo raccontando di un team che ha racimolato un pareggio ed una vittoria in due partite che forse in pochi avrebbero detto…. Quindi la sorpresa, fino ad ora, è semmai il Colorno.
Spettatori sugli spalti: 700 a Viadana, 400 a Roma, 300 a Mogliano, Piacenza non pervenuta e 1200 per un match considerato testa-coda nella solita appassionata Rovigo . Perchè gli spalti si riempiono lavorando tutti i giorni.
Gli spettatori davanti alla RAI per la partita di Calvisano, secondo fonti informatissime, erano 31.000 e la RAI non era contenta. A leggere questi numeri in sequenza pare di vivere su due mondi diversi. Ci sono 31000 persone disposte a vedere la partita in TV il venerdi e non disponibili ad andare allo stadio il sabato? Forse è presto anche per questo.
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Questi i risultati della seconda giornata di campionato:
Rugby Viadana 1970 v Petrarca Rugby 14-41 (0-5)
FEMI-CZ Rovigo v S.S. Lazio Rugby 1927 57-17 (5-0)
Fiamme Oro Rugby v HBS Colorno 29-43 (1-4)
Mogliano Rugby 1969 v Rugby Transvecta Calvisano 16-33 (0-5)
Sitav Rugby Lyons v Valorugby Emilia 29-33 (1-5)
La classifica
Petrarca Rugby e Valorugby Emilia 10; Rugby Transvecta Calvisano 9; HBS Colorno 6; FEMI-CZ Rovigo 5*; Rugby Viadana 1970 e Fiamme Oro Rugby 2; Sitav Rugby Lyons 1; Mogliano Rugby 1969* e S.S. Lazio Rugby 1927 0
*Una partita in meno