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SERIE A ELITE

TOP10: EGEMONIA DA TENACIA

Il Petrarca festeggia la vittoria nel Derby d’Italia (Foto Franco Cusinato)

Nel Derby l’importante non è partecipare, è vincere. Ma soprattutto “non importa come“; questo è stato in effetti il tema della serata che ha visto il confronto fra Petrarca e Rovigo assegnare ai primi la vittoria non certo per supremazia di gioco ma per egemonia da tenacia. Questo ha avuto il Petrarca in più, la determinazione e la lucidità per arrivare all’ultimo secondo con la mossa giusta nel modo giusto.

Una brutta partita, carica di errori e falli, giocata da entrambi in modo fin troppo scolastico, senza fronzoli, senza spettacolo, un a-b-c- del rugby che si rivela davvero poca cosa Il tutto diventa triste, complice una serata buia con poco pubblico presente, decisamente molto meno di mille persone, forse in campionato il record negativo del Derby d’Italia. Qualcuno ci faccia su una riflessione.

Il match in se racconta di un Rovigo generalmente più convincente che tiene in mano quasi tutta la partita ma si perde in falli ed errori a volte davvero banali. Van Reenen fa 7/7 al piede ma per il resto soffre la dinamica del gioco, i rossoblù tengono bene l’impatto ma con palla in mano “andare oltre” è un palese problema di fantasia.

Il Petrarca ansima fino alla fine, anche qui si soffre in mediana, spesso si dimentica che a rugby si gioca in quindici e, convinto ne bastino otto, gioca solo a sportellate ma ne ricava dei punti solo per l’alto tasso tecnico del team, gioco vero vicino allo zero.  Se quelli in rossoblù qualche volta provano ad aprire mettondo in crisi gli avversari, dalla sponda nera non si fa più di un passaggio e poi si “sbatte”.  I tanti ping pong al piede sembrano più l’esempio di insufficienza creativa che non di tatticismo esasperato.

Arbitra bene Gianluca Gnecchi che fa un po’ tutto da solo, anche quando gli sarebbe bastato fare due passi verso AA1 ed AA2 per fare ancora meglio. Gli arbitri che bastano a se stessi sono un pericolo quando le cose si complicano. Il petrarchino Di Bartolomeo giustamente è il Man of the match, insieme a lui i neri Lyle e Sgarbi fanno faville; lato rossoblù Lertora e Cadorini sono al top.

Il derby finisce qui e, se non si vuole finisca davvero, sarà il caso che le due Società si diano da fare.

Le Fiamme Oro si giocano un tempo meraviglioso, complice un Valorugby in dismissione che esce però dall’intervallo con altre idee. Gli emiliani ci mettono la mischia e si portano a casa addirittura i cinque punti. Forse un altro caso di egemonia da tenacia. Viadana invece si prende la partita con il Mogliano per darsi un po’ di fiducia.

Due partite su cinque sono state rimandate per “emergenza sanitaria”: forza e coraggio.

Il Top10 giocava stretto fra i match della Nazionale ed i tanti match televisivi delle Autumn Series. Può anche andare bene così se e solo se il campionato italiano riesce a darsi una sua dimensione di immagine, riesce davvero a collocarsi nella “offerta” di sport. Da queste parti si è stupiti che la FIR pensi che con una diretta sulla RAI il gioco sia fatto. Speriamo i club si siano resi conto, da tanto lo diciamo da questo spazio web, che è tempo di togliere di mano alla Federazione questo campionato. I federali avranno pure i soldi ma, non è decisamente cosa per loro.

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Peroni TOP10 – VII giornata

Petrarca Rugby v Femi-CZ Rovigo 27-25 (4-1)
Lazio Rugby 1927 v Transvecta Calvisano – rinviata
Sitav Rugby Lyons v HBS Colorno – rinviata
Valorugby Emilia v Fiamme Oro 36-18 (5-0)
Rugby Viadana 1970 v Mogliano Rugby 1969 35-13 (5-0)

Classifica: Petrarca Rugby punti 32; Valorugby Emilia 27; HBS Colorno* 20; Fiamme Oro Rugby e Femi-CZ Rovigo* 16; Transvecta Calvisano* e Rugby Viadana 1970 14; Mogliano Rugby 1969* 10; Sitav Rugby Lyons* 9; Lazio Rugby 1927* 3
*una partita da recuperare

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