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FIR E DINTORNI

APPELLO AL TOP10:AVANTI CON LA LEGA DEI CLUB PRIMA CHE VINCA IL VUOTO

Tutto il pubblico presente allo Stadio per Petrarca vs Calvisano del XV turno di TOP10

Meno di duecento spettatori, in pratica non c’era nessuno negli 8° della fredda tarda serata padovana dello scorso venerdi sera a vedere una super-partita come Petrarca Vs Calvisano. Vi si lascia qui sopra la foto del pubblico, una cosa così triste non si ricorda a Padova. Una batosta non archiviabile. 

Il match “live” del freddo Plebiscito aveva tanti concorrenti, e nessuno di questi normo-dotato. Il primo era la stessa diretta del match padovano su RAI Sport. Un altro “concorrente” era il match del Sei Nazioni Galles Vs Francia in diretta su SKY , altro ancora questa volta “live”,  a 58 km di distanza, allo Stadio di Monigo in Treviso, erano gli azzurri del Sei Nazioni Under20 che avevano di fronte la Scozia (3.750 spettatori, massima capienza secondo le norme vigenti). Altro concorrente era la diretta di quest’ultima partita su Sky Sport Uno e dello streaming sul canale NOW.

Tutto alla stessa ora, tutto in diretta. Ora però chiariamo subito: più rugby c’è meglio è. Questa cosa della concorrenza esagerata, della contemporaneità di eventi di rugby nello stesso momenti e magari tutti visibili su più piattaforme oltre che allo Stadio, dovremmo raccontarcelo come un sogno che si è realizzato. Fino a qui infatti ci sta solo un gran sorriso.

Se c’è stata una così ampia sfida di eventi quel venerdi il tema allora è: chi ha vinto? Chi ha perso?

Il Top10 ne è uscito con le ossa rotte. Distrutto. Gli scarsi spettatori di Padova sono l’ultimo metro di una situazione che raccontiamo da anni  e che sta raggiungendo adesso livelli mai visti. Eppure, di fronte a tutto questo c’è in giro una inattività pericolosa ed è quella dei Presidenti delle Società di Top10.

I massimi dirigenti del rugby italiano sicuramente hanno visto gli spalti di Padova ma poi anche i loro nel fine settimana: il Top10 è cotto, non ha più alcun seguito, il Top10 non rientra più nelle dinamiche di scelta del pubblico.

Il campionato va rilanciato ma, per favore, basta con la favoletta che è la FIR che lo organizza ed è lei che deve decidere.  Non era una buona giustificazione nemmeno prima, quando avevamo una FIR statica e volontariamente assente davanti al Top10 (e prima Eccellenza…). Oggi invece questa Federazione ha messo in campo la diretta RAI come primo approdo di visibilità, la diretta da tutti i campi con Eleven Sports ed il TMO per assistere la parte tecnica e la crescita del gioco.

Giocatori, Arbitri e Coach stanno facendo la loro parte, gestendo un cambiamento che in campo comincia già a vedersi dopo poche settimane.

Di fronte a questo i Dirigenti delle Società dovrebbero muoversi con azioni combinate di marketing, percorsi di attrattività e di gestione “intelligente” del match-evento, parlare al territorio…. ripartire insomma. Questo è l’unico dibattito che serve ed invece è anche l’unico dibattito che non si sente.

Tutti i Presidenti sanno bene che c’è un unico modo per attuare quella ripartenza ed è la realizzazione della Lega dei Club. In qualsiasi forma, intanto si parta dalla volontà di farla.

Una Lega che trovi un accordo con la Federazione per l’affidamento del Campionato redigendo di quest’ultimo una mappa nuova, moderna e remunerativa. Una Lega che, affidata ad un modello di gestione manageriale, gestisca il futuro Top10 per la crescita dell’intero movimento e per la nascita in Italia di una opzione nuova ed ulteriore di Alto Livello.

Ecco l’unica risposta che vale davanti al vuoto delle gradinate nei nostri stadi, prima che quel vuoto diventi, paradossalmente, troppo ingombrante.

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