
Non c’è stato un attimo del match vinto da Petrarca contro il Calvisano in cui si sia potuto pensare che quest’ultimo potesse ambire alla finale.
Diverso a Rovigo dove i rossoblù salgono e scendono fino a sembrare debbano salutare la finale; poi la rinascita, favorita anche, a dieci minuti dalla fine, dal contestato cartellino giallo alla giovane seconda linea del Valorugby Alessandro Ortombina. E’ questo che costa due mete agli emiliani. Così Rovigo si appresta a realizzare il suo sogno: vincere due volte consecutivamente il titolo italiano.
Quest’ultimo non è un evento raro nel rugby, quando un team riesce a costruire una combinazione vincente in campo è possibile, nel nostro sport, che possa ripetersi più di un anno, ma questa cosa non capita al Rovigo da moltissimo. I rossoblù vinsero il massimo titolo ovale italiano 4 volte di fila fra il 1950 ed il 1954 e 3 volte fra il 1961 ed il 1964. Poi tanti spot.
A contrastare questa eventualità ci saranno i grandi avversari di sempre del Petrarca nella più bella finale possibile: il Derby d’Italia. A proposito di “filotti” il Petrarca vinse ben 5 volte di fila il titolo fra il 1969 ed il 1974 e poi tre volte di fila fra il 1983 ed il 1987.
PETRARCA DOMINA CALVISANO I tuttineri riescono a giocare il match nella maniera quasi opposta rispetto all’andata. Molto gioco diretto, spesso allargato, una piacevole fisarmonica avanzante in larghezza, c’è avanzamento anche con i trequarti, fasi statiche utili allo spostamento del gioco e non solo piede anche se Lyle continua la sua opera meritoria.
Il Petrarca è sempre tonico e sempre presente, non cede mai davvero, all’inizio del secondo tempo il Calvisano tenta un ritorno che produce una bella meta di Izekor ma che si chiude con una ingenuità tattica di Albanese, molto buono fino a lì, che regala palla a Citton il quale involandosi solitario per la meta decreta la chiusura anticipata del match.
Il Calvisano le tenta davvero tutte, Van Zyl è in campo ma ha il minutaggio limitato, Vunisa è più presente dell’andata ma non basta, Van Vuren invece è sempre ottimo e va celebrato insieme a Panceyra Garrido.
Nelle file del Petrarca giova in modo particolare, rispetto all’andata, il cambio di combinazione in prima linea che comincia come Pavesi-Di Bartolomeo-Spagnolo e diventa Hasa-Carnio-Borean: decisamente più efficace così. Per il resto il Petrarca ci mette tanta qualità e spicca un ottimo Trotta con un inossidabile Galetto.
La finale è un Derby d’Italia, questo Petrarca è meglio si studi bene che cosa significa, è un match senza sconti: prima, durante. E dopo.
ROVIGO CI METTE QUALITA’ ED ESPERIENZA Se c’è un momento in cui devi dimostrare che non sei lì per caso, che sei pronto per il salto, che tutto dipende solo da te e nessun altro può condizionarti, quel momento il Valorugby lo ha avuto. Non ha funzionato. Poteva chiuderla lì, non cì è assolutamente riuscito, non ci è andato nemmeno vicino. Il risultato è 19-3 a favore degli emiliani al 25′ del secondo tempo, era il tempo della zampata, non c’è stata. Quando la stessa cosa l’ha avuta Rovigo, in pochi minuti sono arrivate due mete e la qualificazione per la finale.
Rovigo attraversa la partita in grande difficoltà, la luce si spegne in attacco nel primo tempo ed in difesa nel secondo. Alla fine però esce lo spirito di combattimento, esce il rugby, esce dai trequarti prima ancora che dalla mischia, dalla dinamica di movimento prima che dai raggruppamenti. Rovigo tutto carattere mette in campo lo stile aggressivo dei playoff, quello che è mancato al pur bravissimo Valorugby.
Newton è il migliore del Valorugby, con lui Mordacci e Sbrocco, uomo del match però è Antl, è lui che suona la carica. Lato Rovigo piace segnalare Bacchetti e Quaglio.
Adesso Rovigo si trova il Derby d’Italia nella finale che lo porta verso il secondo titolo, è favorito per troppi motivi (ad esempio non perde mai dalla prima di ritorno di regular season) ma ha davanti una corazzata
Forza rugby e forza Top10. Il rugby italiano si fa bello.
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Petrarca Rugby v Transvecta Calvisano 43-24 (20-10)
Marcatori: PT 5’ c.p. Lyle (3-0); 10’ c.p. Lyle (6-0); 15’ m. Di Bartolomeo, t. Lyle (13-0); 21’ m. Mastandrea, t. Albanese (13-7); 30’ c.p. Albanese (13-10); 40’ m. Di Bartolomeo, t. Lyle (20-10). ST 3’ m. Fou, t. Lyle (27-10); 17’ m. Izekor, t. Albanese (27-17); 19’ c.p. Lyle (30-17); 23’ m. Citton, t. Lyle (37-17); 30’ m. Izekor, t. Albanese (37-24); 32’ c.p. Lyle (40-24); 36’ c.p. Lyle (43-24);
Petrarca Rugby: Lyle; Fou (49’ Schiabel; 74’ Pavesi), De Masi (74’ Sgarbi), Broggin, Zini; Faiva, Tebaldi (53’ Citton); Trotta (cap), Casolari (53’ Ghigo), Nostran; Panozzo, Galetto (61’ Michieletto); Pavesi (53’ Hasa), Di Bartolomeo (57’ Carnio), Spagnolo (39’ Borean)
All. Marcato
Transvecta Calvisano: Vaccari; Mastandrea (60’ Consoli), Panceyra Garrido (cap), Mazza (50’ Maurizi), Bronzini (50’ Bernasconi); Van Zyl (41’ Peruzzo), Albanese; Vunisa (70’ Maurizi), Izekor, Lewis; Ortis (19’ Bernasconi, HIA), Van Vuren (58’ Grenon); D’Amico (58’ Leso), Luccardi (58’ Morelli), Brugnara (65’ Barducci)
All. Guidi
Arbitro: Federico Boraso (Rovigo)
Assistenti: Andrea Piardi (Brescia), Clara Munarini (Parma)
Quarto Uomo: Alex Frasson (Treviso)
Quinto Uomo: Dario Merli (Ancona)
TMO: Stefano Roscini (Milano)
Cartellini: Mazza (CAL) 39’; 67’ Borean (PAD)
Calciatori: Lyle (PAD) 7/7; Albanese (4/4)
Note: PT 20-10. Giornata calda, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori 800 circa.
Peroni Player of The Match: Trotta
Femi-CZ Rovigo v Valorugby Emilia 24-22
Marcatori: p.t. 11’ cp. Van Reenen (3-0); s.t. 8’ m. Silva (3-5); 16’ m. Bertaccini tr. Newton (3-12); 17’ m. Mordacci tr. Newton (3-19); 26’ m. Cadorini tr. Da Re (10-19); 29’ cp. Newton (10-22); 33’ m. Cadorini tr. Da Re (17-22); 36’ m. Ferrario tr. Da Re (24-22)
FEMI-CZ Rovigo: Da Re; Bacchetti, Moscardi, Diederich Ferrario, Lertora (25’ Uncini); Van Reenen (68’ Borin), Visentin (49’ Chillon); Ruggeri (70’ Bur – 79’ Ruggeri), Lubian, Sironi (61’ Sironi); Bur (68’ Cosi), Ferro (cap.); Swanepoel (49’ Pomaro), Leccioli, (49’ Cadorini) Quaglio (79’ Rossi).
all. Coetzee
Valorugby Emilia: Farolini (cap);Bertaccini, Paletta, Schiabel (25’ Antl-29’ Schiabel- 41’ Antl), Colombo; Newton, Garcia (69’ Dominguez); Amenta (64’ Rimpelli), Mordacci, Sbrocco; Du Preez (41’ Gerosa), Dell’Acqua (69’ Dell’Acqua); Chistolini (37’ Mattioli- 78’ Chistolini), Luus (44’ Silva), Diaz (44’ Sanavia).
Arbitro: Manuel Bottino (Roma)
Assistenti: Federico Vedovelli (Sondrio) e Gabriel Chirnoaga (Roma).
Quarto Uomo: Matteo Franco (Pordenone).
Quinto Uomo: Matteo Locatelli (Bergamo).
TMO: Emanuele Tomò (Roma)
Cartellini: 13’ s.t. giallo Sironi (Femi-CZ Rovigo); 30’ st. giallo Ortombina (Valorugby Emilia)
Calciatori: Van Reenen (Femi-CZ Rovigo) 2/3; Da Re (Femi-CZ Rovigo) 2/2; Newton (Valorugby Emilia) 3/4
Peroni Player of the Match: Ferrario (Femi-CZ Rovigo)
